Razzismo nello sport, intervento dell'ass. Torrenti (2)
(ACON) Trieste, 17 feb - MPB - La lotta alle discriminazioni e
al razzismo nello sport è un obiettivo prioritario perchè la
pratica sportiva continui a svolgere la sua funzione sociale,
educativa, di promozione dei valori di tolleranza, eguaglianza e
inclusione.
L'assessore regionale alla cultura, sport e solidarietà, Gianni
Torrenti, lo ha sottolineato evidenziando il valore delle tre
deleghe cui egli è chiamato a corrispondere, proprio perchè
discriminazione e razzismo sono problemi essenzialmente culturali.
Lo sport è di tutti, e in una società che permette gli insulti
almeno il calcio si è posto il problema cercando di dare una
risposta - ha aggiunto l'assessore parlando poi delle
intolleranze espresse verso i sette minori non accompagnati
(l'età va dai 10 ai 17 anni) che frequentano i corsi di sci a
Cercivento con il sostegno pubblico, il solo modo per loro
possibile.
La crisi ha messo in discussione traguardi che sembravano
raggiunti già anni fa. E' facile parlare di inclusione quando si
parla di atleti professionisti, meno quando si tratta di
dilettanti, però bisogna lavorare per essere positivamente
contagiosi nelle buone pratiche, consapevoli del forte ruolo
dello sport e del suo impegno a non cedere a rese di alcun genere.
(immagini tv)
(segue)