II Comm: audizioni su esperienze di microcredito regionale
(ACON) Trieste, 23 feb - MPB - Audizioni in I Commissione del
Consiglio regionale sulle esperienze di microcredito in Friuli
Venezia Giulia, aperte anche ai componenti delle Commissioni II e
III. L'obiettivo - ha sottolineato in apertura il presidente
Renzo Liva (Pd) - approfondire la conoscenza dei risultati fin
qui conseguiti e dei progetti in campo, per delineare il
possibile ruolo che la Regione può svolgere a supporto, in vista
anche di una iniziativa legislativa. Lo sfondo è quello della
crisi che tocca famiglie e piccole e medie imprese, delle
difficoltà crescenti per accedere al credito, dell'aumento dei
soggetti a forte rischio povertà, quando l'impegno deve essere
quello di un aiuto finalizzato a ridare capacità di autonomia.
Primo incontro, quello odierno, propedeutico ad altri che
prossimamente si terranno, e che ha registrato i contributi dei
rappresentanti delle Caritas diocesane del Friuli Venezia Giulia,
di Banca Popolare etica, della CCIAA FVG, della Fondazione Well
Fare Pordenone, dei Servizi Sociali del Comune di Trieste fra i
Comuni capoluogo della regione, della Confartigianato e del
comitato promotori del progetto SissiPay.
Progetto quest'ultimo teso a sostenere le attività propedeutiche
- inclusi servizi legali, predisposizione di business plan,
formazione degli operatori, progettazione e sviluppo tecnico -
dirette alla realizzazione di una piattaforma innovativa di
servizi di social lending (microcredito, prestiti tra privati,
credito al consumo) integrata con correlativi servizi di
pagamento: una start-up per mettere a "ecosistema" tutte le
esperienze e i soggetti che possono contribuire, per riuscire a
fare massa critica.
Esperienze come quelle delle Caritas, partite nel 2000, che negli
aiuti economici per contrastare la povertà pongono proprio il
microcredito ma sottolineano l'importanza di parole guida come
"fiducia" alla base di iniziative come il "prestito della
speranza"; di Banca Etica che, soffermandosi su microcredito
sociale ed imprenditoriale, distinguendo la microfinanza e
parlando delle iniziative antiusura, ha sottolineato la necessità
di parternariati locali significativi per accompagnare le fasi di
business plan e per superare il gap culturale esistente; ma anche
come quelle sperimentate dai servizi sociali di Trieste, e da
Well Fare Pordenone, fondazione in cui figurano una ventina di
soggetti pubblici e privati riassumendo il territorio
pordenonese, impegnata anche nella formazione oltre che a seguire
un gruppo di nuclei familiari per creare microimpresa.
Esperienze significative che gli interventi dei consiglieri hanno
approfondito anche con domande di dettaglio, nella prospettiva di
una strategia che la Regione potrebbe sviluppare per valorizzare
la collaborazione tra enti e realtà, mettere a fattore comune le
risorse espresse dal territorio e in rete le competenze,
sviluppare formazione tecnica ed educazione finanziaria di base,
ma anche innovazione sia sul versante imprenditoriale che
finanziario, con prodotti di garanzia e assicurativi a favore del
microcredito e meccanismi di inclusione sociale.
(immagini tv)