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II Comm: audizioni su esperienze di microcredito regionale

23.02.2017
14:43
(ACON) Trieste, 23 feb - MPB - Audizioni in I Commissione del Consiglio regionale sulle esperienze di microcredito in Friuli Venezia Giulia, aperte anche ai componenti delle Commissioni II e III. L'obiettivo - ha sottolineato in apertura il presidente Renzo Liva (Pd) - approfondire la conoscenza dei risultati fin qui conseguiti e dei progetti in campo, per delineare il possibile ruolo che la Regione può svolgere a supporto, in vista anche di una iniziativa legislativa. Lo sfondo è quello della crisi che tocca famiglie e piccole e medie imprese, delle difficoltà crescenti per accedere al credito, dell'aumento dei soggetti a forte rischio povertà, quando l'impegno deve essere quello di un aiuto finalizzato a ridare capacità di autonomia.

Primo incontro, quello odierno, propedeutico ad altri che prossimamente si terranno, e che ha registrato i contributi dei rappresentanti delle Caritas diocesane del Friuli Venezia Giulia, di Banca Popolare etica, della CCIAA FVG, della Fondazione Well Fare Pordenone, dei Servizi Sociali del Comune di Trieste fra i Comuni capoluogo della regione, della Confartigianato e del comitato promotori del progetto SissiPay.

Progetto quest'ultimo teso a sostenere le attività propedeutiche - inclusi servizi legali, predisposizione di business plan, formazione degli operatori, progettazione e sviluppo tecnico - dirette alla realizzazione di una piattaforma innovativa di servizi di social lending (microcredito, prestiti tra privati, credito al consumo) integrata con correlativi servizi di pagamento: una start-up per mettere a "ecosistema" tutte le esperienze e i soggetti che possono contribuire, per riuscire a fare massa critica.

Esperienze come quelle delle Caritas, partite nel 2000, che negli aiuti economici per contrastare la povertà pongono proprio il microcredito ma sottolineano l'importanza di parole guida come "fiducia" alla base di iniziative come il "prestito della speranza"; di Banca Etica che, soffermandosi su microcredito sociale ed imprenditoriale, distinguendo la microfinanza e parlando delle iniziative antiusura, ha sottolineato la necessità di parternariati locali significativi per accompagnare le fasi di business plan e per superare il gap culturale esistente; ma anche come quelle sperimentate dai servizi sociali di Trieste, e da Well Fare Pordenone, fondazione in cui figurano una ventina di soggetti pubblici e privati riassumendo il territorio pordenonese, impegnata anche nella formazione oltre che a seguire un gruppo di nuclei familiari per creare microimpresa.

Esperienze significative che gli interventi dei consiglieri hanno approfondito anche con domande di dettaglio, nella prospettiva di una strategia che la Regione potrebbe sviluppare per valorizzare la collaborazione tra enti e realtà, mettere a fattore comune le risorse espresse dal territorio e in rete le competenze, sviluppare formazione tecnica ed educazione finanziaria di base, ma anche innovazione sia sul versante imprenditoriale che finanziario, con prodotti di garanzia e assicurativi a favore del microcredito e meccanismi di inclusione sociale.

(immagini tv)