Roma: Iacop a seminario su cooperazione pubblico-privato
(ACON) Trieste, 24 feb - COM/AB - Il presidente del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, Coordinatore
della Conferenza dei Consigli regionali, è intervenuto a Roma -
nella sala del Refettorio della Camera dei deputati - al
seminario sul ruolo delle autorità locali nella cooperazione tra
pubblico e privato per lo sviluppo e la creazione di posti di
lavoro, organizzato da "Ladder", per l'Associazione europea della
democrazia locale.
Iacop ha toccato i temi della cooperazione decentrata, in
particolare come declinata all'interno della politica europea di
vicinato, ma anche delle problematiche riconducibili allo
sviluppo sostenibile, come trattate nel Comitato delle Regioni,
di cui fa parte e dove ha redatto un parere in merito per la
Commissione europea.
La proposta per un nuovo consenso europeo suggerisce un'ambiziosa
politica per la cooperazione allo sviluppo - ha affermato - che
include in maniera integrata i principali orientamenti
dell'Agenda 2030, le cosiddette "cinque P": persone, pianeta,
prosperità, pace e partnership.
Pertanto - ha aggiunto Iacop - la politica di sviluppo europea
deve investire sui promotori di un cambiamento trasversale, come
l'uguaglianza di genere, i giovani, le energie sostenibili e
l'azione per il clima, gli investimenti, la mobilità e la
migrazione. In particolare, le donne e i giovani non devono più
essere visti come beneficiari, ma come attori dello sviluppo.
La Commissione propone che l'Ue e gli Stati membri lavorino
insieme sulla base di analisi congiunte, strategie, programmi e
azioni comuni e migliorino la rendicontazione delle attività per
aumentare la credibilità, l'efficacia e l'impatto della
cooperazione allo sviluppo europea.
In questo quadro, le istituzioni territoriali sono veri e propri
attori del cambiamento chiamati, in armonia con i 17 obiettivi
dell'agenda, a definire i livelli e i metodi di governo più
appropriati per collegare gli obiettivi di ampio raggio dell'Ue e
delle Nazioni unite alle comunità locali.
Dopo aver approfondito le principali tematiche come alleanza
globale, risorse pubbliche e private, partenariato, consenso,
valore della cooperazione decentrata, coerenza delle politiche
per lo sviluppo, il presidente Iacop ha concluso sostenendo che
le autorità regionali e locali giocano un ruolo fondamentale
nella protezione e sviluppo del tessuto urbano, dei territori
circostanti e del patrimonio comune, e devono contribuire a
quello che nell'Agenda 2030 è definito "transformed world" in
qualità di attori del processo di messa a punto delle politiche,
ancor prima che di esecutori.
Inoltre, affinché le politiche e gli accordi globali sfruttino
appieno gli impegni e le esperienze a livello locale, il ruolo
delle autorità regionali e locali nel processo decisionale
internazionale deve aumentare. Esse devono essere parte di un
dialogo strutturato in qualità di costituente globale
riconosciuta e organizzata, piuttosto che soggette a processi di
consultazione ad hoc. Gli sforzi delle autorità regionali e
locali per organizzare e generare fattori produttivi informati
devono essere riconosciuti come parte del processo decisionale.
Gli obiettivi sono ispirati al meta-principio della
sostenibilità. Come tali, si prendono carico di bilanciare le
esigenze dell'oggi con la possibilità delle generazioni future di
soddisfare le loro esigenze e i loro bisogni.