III Comm: audizione ass. Telesca e dir. Aas 2 su ospedale Latisana
(ACON) Trieste, 1 mar - RCM - Da una parte il primario del
Pronto soccorso-Area di emergenza dell'ospedale di Latisana,
Roberto Copetti, premiato dal Comune udinese per la sua
professionalità ed efficienza, dall'altra il direttore generale
dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 2 "Bassa
Friulana-Isontina" (Aas 2), Giovanni Pilati, che ha registrato
una discrepanza nella professionalità di Copetti.
Così la segnalazione con cui è stata motivata la richiesta di una
convocazione d'urgenza della III Commissione consiliare -
presidente Franco Rotelli (Pd) - con l'assessore regionale alla
Salute, Maria Sandra Telesca, e lo stesso Pilati da parte di
Stefano Pustetto (Misto), ma anche di Elena Bianchi e Andrea
Ussai (M5S), Ronzo Tondo e Valter Santarossa (AR), Roberto
Novelli e Bruno Marini (FI), Barbara Zilli (LN), che hanno colto
l'occasione per chiedere anche più in generale delle sorti
dell'ospedale di Latisana.
Siamo a due anni dall'insediamento della nuova direzione
aziendale - ha spiegato Pilati premettendo il suo essere concorde
con la riforma sanitaria regionale - ed è importante fare una
verifica di quanto abbiamo realizzato, tenuto conto che siamo
l'unica Aas che nasce dalla fusione di due Aziende sanitarie che
riferivano a due Province diverse, due Inps, due Inail, etc, con
tutte le complicanze del caso; che copre distanze rilevanti da
Gorizia a Lignano; che ha fuso quattro ospedali in due; che alla
fine vedrà la chiusura di due Punti nascita: Latisana o
Palmanova, Gorizia o Monfalcone.
Con queste premesse - ha proseguito il direttore -, abbiamo
unificato 33 strutture, siamo passati da 16 a 8 dipartimenti,
riqualificato a giugno 2016 una ventina di primari (nessuno ha
avanzato ricorso) e non abbiamo doppioni, abbiamo attivato 147
posti letto aggiuntivi sul territorio, abbiamo 94 posti di
riabilitazione tutti attivi mentre prima ce n'erano 12 inattivi.
Da noi è aperto l'unico centro regionale per cerebrolesi.
Inoltre, stiamo recuperando 2 milioni di euro quali soldi
retribuiti illegittimamente a professionisti come premi
produttività. Prima dell'avvio della riforma, la nostra Aas aveva
il livello più basso di assistenza domiciliare nell'Isontino,
oggi è il più alto della regione. Con Trieste, vantiamo i tempi
di attesa tra i più bassi e siamo con Pordenone gli unici che
rispettano i costi standard.
In merito all'ospedale di Latisana, alcuni medici di base
lamentano il depotenziamento di tre servizi, ha reso noto Pilati,
che ha controbattuto facendo sapere che il reparto di
otorino-laringoiatria in realtà ha registrato un aumento dei
ricoveri rispetto agli anni passati; la terapia antalgica è stata
riorganizzata senza riduzioni, si è avuto un centinaio di
prestazioni in meno ma si sono diminuiti i tempi di attesa; anche
urologia vede numeri di ricoveri in aumento.
Entro due mesi sarà attiva la nuova risonanza magnetica: oggi
vale 80mila euro al mese che finiscono in altre strutture
sanitarie, mentre con la sua attivazione si conta di attrarre
pazienti anche dal Veneto. Per la sua ristrutturazioni, per
antisismica e messa a norma, abbiamo già avviato lo studio
preliminare e 22 milioni di finanziamento.
Quanto alle fughe di professionisti - ha detto Pilati rispondendo
a un possibile caso del reparto di urologia -, se ne parla tanto
ma non se ne sono ancora verificate. Diversamente, sono arrivati
nuovi medici per garantire le funzioni ospedaliere.
L'aver concentrato a Latisana l'attività chirurgico/oncologica -
è intervenuta l'assessore Telesca - ha permesso di mettere in
sicurezza la struttura, che così raggiunge i livelli minimi
nazionali richiesti. Sul Punto nascita, invece, è vero che siamo
tardivi nel taglio da compiere. Mentre sulla mancata riconferma
di Roberto Copetti a capo-dipartimento, faccio presente che
nomine e conferme avvengono normalmente ogni 3 anni, se uno non
si ritiene soddisfatto può sempre sollevare la questione alla
magistratura.
Non ho mai messo in dubbio la professionalità di Copetti - ha
concluso il direttore generale -. Sono intervenuto
conseguentemente alla segnalazione del direttore medico
dell'ospedale di Latisana, il quale mi aveva segnalato
discrepanze rispetto al protocollo di sicurezza, cosa che metteva
in difficoltà sia gli operatori sia i pazienti. Ma abbiamo
risolto tutto a giugno con degli incontri interni tecnici e,
verificato che il protocollo veniva applicato, la cosa è
rientrata.
(immagini tv)