IV Comm: illustraz. e audizioni regolamento edilizia convenzionata
(ACON) Trieste, 2 mar - RCM - L'Assessore Mariagrazia Santoro
ha illustrato alla IV Commissione consiliare regionale la
delibera giuntale di febbraio scorso sul regolamento per la
costruzione, l'acquisto e il recupero di immobili finalizzati a
realizzare alloggi di edilizia convenzionata e per gli incentivi
destinati alle Aziende territoriali per l'edilizia residenziale
(Ater), agli acquirenti e agli assegnatari, come previsto nella
legge regionale 1/2016 di riforma delle politiche abitative e di
riordino delle Ater.
Questo regolamento per l'edilizia convenzionata - ha fatto
presente l'assessore Santoro - arriva dopo quello per l'edilizia
agevolata per la cosiddetta prima casa, e quello per l'edilizia
sovvenzionata (le Ater). Perciò si colloca tra le Ater e il
mercato privato. Infatti, posto che gli alloggi non devono
possedere caratteristiche di lusso - ha precisato ancora la
Santoro -, questo regolamento vuole dare spazio a quella fascia
"grigia" di cittadini (acquirenti, assegnatari o locatari degli
alloggi) che, con un Indicatore della situazione economica
equivalente (Isee) tra 14.000 e 40.000 euro, non sono autonomi
per accedere al libero mercato, ma sono troppo ricchi per
quell'edilizia pubblica con i canoni di cui si fanno pieno carico
le Ater. Per essere beneficiari del contributo regionale, però, i
richiedenti devono possedere un indicatore Isee tra i 14.000 e i
29.000 euro.
I soggetti a cui si riferiscono le iniziative di edilizia
convenzionata sono: le Ater; le Aziende pubbliche di servizi alla
persona; le cooperative edilizie di abitazione a proprietà
divisa; le imprese di costruzione; gli enti privati con finalità
civiche e solidaristiche, senza scopo di lucro, che realizzano
interventi di edilizia residenziale in attuazione dei propri
statuti o atti costitutivi. Tali iniziative sono regolate dalle
convenzioni che i suddetti soggetti stipulano con i Comuni, di
durata tra i 20 e i 30 anni.
Altri due punti fondamentali del regolamento di edilizia
convenzionata - ha sottolineato da ultimo l'assessore - è la
previsione degli alloggi di nuova costruzione, che manca
nell'edilizia agevolata, e il fatto che possono essere
convenzionati in via transitoria anche interventi edili che si
concluderanno entro il 2018. Quindi si prevedono convenzioni "ex
post" con i Comuni purché i lavori finiscano entro questi due
anni. Ciò permetterà di sbloccare quei cantieri che si sono
fermati causa mancanza di fondi ad esempio per mancanza di
acquirenti.
Dopo l'illustrazione, il presidente Vittorino Boem (Pd) ha dato
la parola a diversi soggetti chiamati ad approfondire
l'argomento, a cominciare dalle cinque Ater regionali (Alto
Friuli, Udine, Gorizia, Trieste e Pordenone), ma anche
rappresentanti del mondo imprenditoriale, sindacale, delle
cooperative sociali e degli inquilini.
La Commissione ha già messo in calendario di riunirsi martedì
prossimo, 7 marzo, per esprimere un parere sul regolamento.