FI: Piccin, proposta di legge sui pozzi artesiani
(ACON) Trieste, 6 mar - COM/AB - "Urge un intervento
legislativo che dia seguito alle 8mila firme raccolte dai
cittadini contro l'allacciamento all'acquedotto di quelle
abitazioni che per approvvigionarsi d'acqua utilizzano i pozzi
artesiani, perché l'acqua è, e deve rimanere, un diritto dei
cittadini e un bene pubblico".
Così Mara Piccin, consigliera regionale di Forza Italia, annuncia
che sta ultimando la predisposizione di una proposta di legge
regionale che dia risposte alle richieste dei cittadini.
La consigliera pordenonese, presente all'incontro conclusivo di
San Vito al Tagliamento, sostiene che "non è ammissibile
l'atteggiamento dell'attuale Giunta Serracchiani che, in barba al
Regio decreto 1775/33 e alla volontà espressa dai cittadini, con
il referendum nazionale prima e con le petizioni regionali poi,
attraverso il Piano regionale di tutela delle acque, adottato con
una delibera di Giunta, demandi decisioni politiche ad un Tavolo
tecnico".
La consigliera forzista continua: "Già nel gennaio 2015, in tempi
non sospetti, con un'interrogazione mettevo in guardia la Giunta
regionale circa il deficit di democraticità della scelta operata,
visto che nel tavolo tecnico non venivano coinvolti i portatori
di interesse più importanti ovvero i cittadini. Al tempo
l'assessore Vito mi rassicurava che il Tavolo avrebbe svolto
unicamente un compito tecnico. Invece ci si ritrova con delle
indicazioni ben precise: obbligo di contatori sui pozzi e obbligo
di allacciamento all'acquedotto in presenza di tale struttura".
La consigliera azzurra boccia anche le rassicurazioni provenienti
dall'ordine del giorno approvato in sede di discussione della
legge di stabilità lo scorso dicembre: "I colleghi consiglieri
che hanno proposto l'ordine del giorno a favore della non
obbligatorietà per le abitazioni esistenti, ben sanno, a
differenza dei cittadini, che un ordine del giorno la Giunta non
lo nega a nessuno, in quanto si tratta di un impegno di natura
politica e non giuridica".
La consigliera Piccin conclude: "La politica deve fare il suo
mestiere: fare quello che gli viene chiesto dai propri cittadini.
Non demandare scelte ai tecnici, né illudere con promesse
politiche. A giorni presenterò una proposta di legge regionale
con una chiara indicazione: in presenza di pozzo artesiano,
nessun cittadino sarà obbligato all'allacciamento all'acquedotto
e non vi dovrà essere obbligo alcuno di contatori nei pozzi
esistenti. Invierò la proposta a tutti i soggetti portatori di
interessi per la loro condivisione. E in Consiglio regionale
stanerò chi è, nei fatti, contro la volontà dei cittadini".