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IV Comm: sessione europea 2017, ass. Vito su energia e rifiuti

07.03.2017
12:52
(ACON) Trieste, 7 mar - RCM - Efficienza energetica e rifiuti quale economia circolare all'interno della sessione europea 2017 di competenza dell'ordinamento regionale: la IV Commissione consiliare, presieduta da Vittorino Boem (Pd), ne ha parlato con l'assessore Sara Vito, la quale ha riassunto e rimarcato la questione in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale come un unicum dove ogni settore è imprescindibile dagli altri.

Possiamo affermare - ha detto la Vito - che c'è perfetta sintonia tra la politica regionale in materia di energia e le proposte di modifica delle direttive europee 2012/27/UE sull'efficienza energetica e 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia, come suggerite da Parlamento e Consiglio europei. Questo perché tali richieste sono già previste nel nostro Piano energetico regionale.

Nel Per infatti - è stato aggiunto - troviamo, quale obiettivo principale, la riduzione dei gas climalteranti tramite l'efficientamento energetico degli edifici, dei trasporti e dei processi produttivi, nonché l'aumento della produzione e del consumo di energia da fonte energetica rinnovabile. Inoltre, il Per è legato alla legge regionale 3/2015 "Rilancimpresa" attraverso l'introduzione di misure atte a favorire la crescita economica regionale e sviluppare filiere energetiche regionali, a tutelare l'economia locale, a utilizzare al meglio i beni esistenti.

Aumentare l'efficienza energetica nel settore delle attività produttive e dei trasporti - ha chiosato l'assessore - porterà beneficio alle imprese e creerà nuovi posti di lavoro. Il settore edile appartiene al 99% alle piccole e medie imprese, e la revisione della direttiva sulla prestazione energetica degli edifici creerà nuove opportunità commerciali, in particolare per quanto attiene la ristrutturazione e i sistemi basati sulle energie rinnovabili. La Regione ha messo a bilancio un capitolo per la realizzazione degli interventi di efficientamento energetico per 2,1 milioni di euro.

Per quanto riguarda i rifiuti, posto che il principio dell'economia circolare è già stato trattato nella sessione europea 2016, la sessione 2017 vede la contemplazione soprattutto degli obiettivi salute e benessere, e modelli sostenibili di produzione e di consumo. Le iniziative dell'Amministrazione regionale per la tutela della salute evidenziano un grosso impegno nella gestione e smaltimento dell'amianto attraverso l'approvazione del Piano di protezione dell'ambiente, decontaminazione, smaltimento e bonifica, nonché attraverso il coinvolgimento dei Comuni, delle Province e dell'Arpa, ma anche dei singoli cittadini titolari di contributi per la rimozione.

La Regione - ha spiegato poi la Vito -, con l'approvazione del Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti di febbraio 2016, afferma che la gestione dei rifiuti non può essere affrontata solo in termini di recupero di materia, ma richiede strategie di sviluppo sostenibile e di economia circolare che mirino alla riduzione dello sfruttamento delle risorse, del consumo di energia e delle emissioni, intervenendo a monte in fase di progettazione ma anche sugli stili di vita. Ecco che si sta lavorando sulla riduzione degli sprechi, sul recupero dei farmaci, sulla diffusione dell'acqua pubblica, sul prolungamento del ciclo di vita dei prodotti. A breve ci sarà una nuova legge regionale sulla gestione dei rifiuti, che sostituirà la n. 30 del 1987 e conterrà articoli specifici in linea con i concetti di sviluppo sostenibile e di economia circolare.

Al termine, la Commissione ha espresso alcuni auspici rivolti all'Unione europea, come quello di trovare forme di incentivazione all'utilizzo della mobilità elettrica e del cosiddetto bio-metano (il Gnl, gas naturale liquefatto), ma anche pensare a forme sempre più spinte di elettrificazione nelle grandi città, non escluso per le banchine portuali, e garantire una certa coerenza, nella pianificazione degli interventi strutturali di efficientamento energetico, con l'adeguamento antisismico quando si predispongono le linee di finanziamento, nonché legare la produzione di energia elettrica con il suo stesso consumo, accorciando così le filiere.

(immagini tv)