Citt: Paviotti, il lungo iter della riforma degli enti locali
(ACON) Trieste, 7 mar - COM/RCM - "La riforma degli enti
locali, così come delineata dalla legge regionale 26/2014",
scrive in una nota il capogruppo dei Cittadini in Consiglio
regionale, Pietro Paviotti, "non è un macigno calato dall'alto ma
è, al contrario, il risultato di anni di sperimentazione che i
Comuni del Friuli Venezia Giulia hanno realizzato nella gestione
associata dei servizi. Una sperimentazione positiva, che ha
permesso di realizzare servizi sociali migliori grazie alla LR
33/1988 e uffici unici su basi territoriali più ampie per merito
della LR 1/2006.
"Questa ultima riforma aveva il compito di completare e
sistematizzare un percorso virtuoso, che necessitava però di
alcune definizioni. E un aspetto importante era proprio quello di
evitare l'anarchia, dove ognuno opera in modo avulso dal
contesto, mentre alcune regole base (le geografie, la necessità
di una programmazione comune per lo sviluppo del territorio,
l'individuazione dei servizi minimi da esercitare assieme)
dovessero essere individuate e rispettate.
"E' una riforma difficile? Certamente sì e per questo abbiamo
molto discusso con i Comuni e con l'Anci e siamo sempre stati
disponibili a modificarla, adeguando gli aspetti critici che via
via si presentavano.
"Le 15 modifiche, tanto sbandierate con accezione negativa da
parte di chi si oppone, sono la dimostrazione di come l'assessore
Panontin e la maggioranza consiliare abbiano tenuto un
atteggiamento sempre dialogante e collaborativo con i Comuni. E
non nascondiamo il fatto che ancora tanti ostacoli saranno da
superare e tuttavia gli obiettivi finali che ci proponiamo sono
importanti e vanno perseguiti con determinazione.
"Si tratta, in ultima analisi - è la conclusione di Paviotti - di
rendere servizi migliori ai cittadini correggendo la
frammentazione in una miriade di Comuni piccoli e piccolissimi
che, diversamente, non saranno più in grado di fare fronte alle
necessità".