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Citt: Paviotti, il lungo iter della riforma degli enti locali

07.03.2017
16:11
(ACON) Trieste, 7 mar - COM/RCM - "La riforma degli enti locali, così come delineata dalla legge regionale 26/2014", scrive in una nota il capogruppo dei Cittadini in Consiglio regionale, Pietro Paviotti, "non è un macigno calato dall'alto ma è, al contrario, il risultato di anni di sperimentazione che i Comuni del Friuli Venezia Giulia hanno realizzato nella gestione associata dei servizi. Una sperimentazione positiva, che ha permesso di realizzare servizi sociali migliori grazie alla LR 33/1988 e uffici unici su basi territoriali più ampie per merito della LR 1/2006.

"Questa ultima riforma aveva il compito di completare e sistematizzare un percorso virtuoso, che necessitava però di alcune definizioni. E un aspetto importante era proprio quello di evitare l'anarchia, dove ognuno opera in modo avulso dal contesto, mentre alcune regole base (le geografie, la necessità di una programmazione comune per lo sviluppo del territorio, l'individuazione dei servizi minimi da esercitare assieme) dovessero essere individuate e rispettate.

"E' una riforma difficile? Certamente sì e per questo abbiamo molto discusso con i Comuni e con l'Anci e siamo sempre stati disponibili a modificarla, adeguando gli aspetti critici che via via si presentavano.

"Le 15 modifiche, tanto sbandierate con accezione negativa da parte di chi si oppone, sono la dimostrazione di come l'assessore Panontin e la maggioranza consiliare abbiano tenuto un atteggiamento sempre dialogante e collaborativo con i Comuni. E non nascondiamo il fatto che ancora tanti ostacoli saranno da superare e tuttavia gli obiettivi finali che ci proponiamo sono importanti e vanno perseguiti con determinazione.

"Si tratta, in ultima analisi - è la conclusione di Paviotti - di rendere servizi migliori ai cittadini correggendo la frammentazione in una miriade di Comuni piccoli e piccolissimi che, diversamente, non saranno più in grado di fare fronte alle necessità".