FI: Piccin, Punto di ascolto anti-mobbing di PN a rischio chiusura
(ACON) Trieste, 8 mar - COM/RCM - "La situazione di grave
criticità che sta colpendo il Punto di ascolto anti-mobbing di
Pordenone è l'ennesima dimostrazione della superficialità
dell'attuale Esecutivo regionale".
Questo il commento di Mara Piccin (FI) in merito al rischio
chiusura del Punto d'ascolto nato oltre dieci anni fa da una
convenzione stipulata tra la Provincia di Pordenone e la Cisl,
dedicato alla lotta contro le discriminazioni e le violenze sul
luogo di lavoro, e accreditato dalla Regione.
"In seguito alla legge regionale 6/2016 che modifica la LR 7/2005
- rende noto la Piccin -, la Giunta Serracchiani non ha ancora
adottato un nuovo regolamento, con la conseguenza che, se non si
interverrà in tempi brevi, l'attività della struttura rischia la
chiusura con la fine del prossimo mese di marzo.
"Il centro contro i disagi sul lavoro, nel decennio di attività,
ha raggiunto risultati che sono stati più volte apprezzati e
riconosciuti oltre che dal territorio, anche dalla stessa
Regione. Tuttavia - prosegue la consigliera regionale forzista -
al danno si aggiunge la beffa. A causa dell'incapacità più volte
dimostrata da questo Governo regionale a coordinare la propria
normativa sulle Unioni territoriali intercomunali (Uti), ancora
non si sa se il Punto d'ascolto potrà continuare a usufruire a
titolo gratuito dell'attuale sede, Villa Carinzia, che appartiene
al novero dei beni immobiliari provinciali dal destino ancora
incerto.
"Pertanto - conclude la Piccin -, ho depositato nei giorni scorsi
un'interrogazione per sapere se è nelle intenzioni della Giunta
prendere provvedimenti per tutelare un servizio che funziona
molto bene".