M5S: Ussai, da sempre contro business su pelle degli immigrati
(ACON) Trieste, 10 mar - COM/AB - Giovedì in VI Commissione si
è tenuto l'esame di due proposte di legge nazionali del
centrodestra sulla rendicontazione delle spese sostenute per le
esigenze di prima assistenza a favore di gruppi di stranieri
privi di qualsiasi mezzo di sostentamento.
"Siamo da sempre favorevoli a prevedere modalità puntuali di
rendicontazione di ogni spesa che interessi denaro pubblico. Così
come combattiamo lo sfruttamento del business dell'immigrazione.
La proposta presentata dal centrodestra era però inammissibile,
inutile e strumentale".
Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai
commenta così le due proposte di legge nazionale - identiche -
presentate da Luca Ciriani (FdI/AN) e Mara Piccin (FI).
"È strumentale - precisa Ussai - perché, se fosse stata
approvata, avrebbe modificato una legge del 1995, all'epoca
adottata per far fronte a ben altre rotte migratorie (quella
albanese) dei soli centri di accoglienza (oggi Cie) della Regione
Puglia, senza del resto nessuna utilità per le politiche
dell'accoglienza a livello nazionale e regionale. È anche
inammissibile in quanto il regolamento del Consiglio regionale
prevede che la proposta di legge avrebbe dovuto presentare
particolare interesse per il Friuli Venezia Giulia. Ed è lecito
chiedersi quale interesse possano rivestire i centri di
accoglienza oggi esistenti in Puglia?"
"Inoltre è inutile - aggiunge il consigliere regionale del M5S -,
perché il testo è un copia e incolla di un'altra proposta di
legge già depositata in Parlamento nel dicembre del 2016 dagli
stessi colleghi di partito del consigliere Ciriani. Anche se
questa proposta fosse stata approvata, di fatto non avrebbe
aggiunto nulla rispetto alla pdl nazionale identica, alla quale
sarebbe stata accorpata. Una autentica legge "bandierina", oltre
a una clamorosa e indegna perdita di tempo, presentata solo per
avere un po' di visibilità sui media".
"Per quanto ci riguarda, nel corso della seduta,
responsabilmente, abbiamo presentato degli emendamenti che
riportassero il tema della discussione sull'obbligo di
rendicontare puntualmente tutte le spese sostenute con denaro
pubblico per la gestione dei migranti, emendamenti - spiega Ussai
- che una volta ancora il partito unico di centrodestra e
centrosinistra ha pensato bene di bocciare. Anche se noi avremmo
voluto proprio cassare una legge obsoleta del 1995 che legittima
una gestione emergenziale dell'immigrazione attraverso grandi
strutture".
"Quanto accaduto in Commissione dimostra ancora una volta quanto
siamo ancora lontani da una gestione condivisa delle strategie
sull'accoglienza. Dietro il pretesto della rendicontazione, il
centrodestra voleva solo rendere impossibile la vita di chi
gestisce i centri di prima accoglienza in modo regolare e secondo
le modalità previste dalla legge. Assurdo chiedere a queste
realtà di anticipare il pagamento di tutti i costi di gestione.
Così non si vogliono rivolvere i problemi dei cittadini ma, per
conquistare un facile consenso, la politica si ingegna per
crearne di nuovi. Dal nostro punto di vista - conclude Ussai -
bisogna, invece, andare sempre più verso un'accoglienza
improntata sul modello Sprar, l'unico che finora ha prodotto
risultati di qualità attraverso una rendicontazione puntuale".