AP/Ncd: Colautti, interrogazione su ricorso al TAR per TPL
(ACON) Trieste, 11 mar - COM/MPB - L'ennesimo ricorso al Tar
del raggruppamento d'imprese Busitalia Sita Nord e Autoguidovie
avente a oggetto il trasporto pubblico locale e nel particolare,
questa volta, l'aggiudicazione definitiva della gestione per i
prossimi 10 anni alla Tpl-FVG, società che riunisce gli attuali
quattro gestori provinciali, tutti con bilanci in attivo, diventa
oggetto di un'interrogazione urgente del capogruppo di Area
popolare/Ncd in Consiglio regionale, Alessandro Colautti, alla
presidente della Regione, Debora Serracchiani.
Colautti vuole sapere, al di là degli aspetti giudiziari che
faranno il loro corso, come la presidente "intende affrontare la
questione in relazione agli aspetti politico-istituzionali che
non potranno essere elusi al momento della riscrittura del nuovo
Patto Stato-Regione al quale si procederà quest'anno".
Il quesito muove da alcune constatazioni: Busitalia Sita Nord è
una società partecipata al 100% dalle Ferrovie dello Stato;
Busitalia e Autoguidovie hanno più volte sollevato eccezioni nel
corso dell'espletamento della gara, ma sono sono stati sempre
contraddetti e hanno visto la Regione vincitrice - su 14 punti
sollevati sono riusciti a spuntarla solo sulla riscrittura del
criterio del bando riguardante l'obbligo dell'acquisto del parco
mezzi -; il raggruppamento d'impresa è difeso "dal legale storico
dell'ex premier Matteo Renzi".
Un insieme di circostanze che fanno leggere l'attuale ricorso
come "una nuova entrata a gamba tesa su un servizio essenziale
della Regione da parte di chi vuole, nel nuovo furore
neocentralistico, una gestione del Tpl a livello nazionale, al di
là dell'efficacia e dell'efficienza della gestione dei servizi",
afferma Colautti, ricordando che questo servizio è "espressione
della competenza esclusiva della Regione e che rappresenta la
terza voce del bilancio regionale, dopo sanità ed enti locali".
Ora, conclude amaramente Colautti in attesa della risposta della
presidente Serracchiani, "è certo solo un punto: che i cittadini
della Regione dovranno aspettare chissà quanto per poter godere
di ciò che c'è di buono nell'offerta che ha vinto la gara".