AR: Revelant, all'Ater gli alloggi demaniali dismessi di Gemona
(ACON) Trieste, 13 mar - COM/AB - TRIESTE "Trentadue alloggi in
via Villa, solo la metà dei quali occupati. Quattro appartamenti
in via Armentaressa abbandonati da anni. A Gemona abbiamo una
ventina di case vuote di proprietà demaniale, tra l'altro in
parte già segnalate dall'amministrazione comunale. Se il
ministero non intende metterle a disposizione del personale
dell'esercito ed effettuare i necessari investimenti di
manutenzione, perché non vengono concesse gratuitamente, tramite
una convezione o cessione, all'Ater? Anziché costruire altre
palazzine, sarebbe più logico recuperare gli immobili esistenti,
prima che diventino ruderi fatiscenti".
È la proposta che Roberto Revelant, consigliere regionale di
Autonomia Responsabile, sottopone all'attenzione della Giunta
regionale.
Spiega Revelant: "In tutta Italia ci sono circa 3.300 alloggi
demaniali vuoti e caserme pericolanti. In Friuli Venezia Giulia,
ne abbiamo circa un terzo. Al netto della posizione geopolitica
del nostro territorio è chiaro che, per la nostra Regione e per
l'Alto Friuli in particolare, si tratta di un'eredità pesante.
Gli insediamenti militari hanno creato consistenti disagi in
alcune zone, soprattutto in montagna: crollo del valore
commerciale delle case confinanti, deterioramento del territorio,
progressiva desertificazione di intere aree urbane. Lo Stato non
può lavarsi le mani passando la patata bollente alla Regione: ci
sono strutture pericolanti che necessitano di robusti interventi
di messa in sicurezza e bonifica".
"Chiedo alla Giunta di fare un censimento puntuale, individuare
le aree riqualificabili e quelle in cui è necessario procedere
con una demolizione, e chiedere allo Stato un contributo per gli
interventi necessari. Non è pensabile che i paesi, già alle prese
con problemi contingenti, vengano penalizzati ulteriormente dalla
presenza di carcasse in avanzata fase di decomposizione".
Chiude Revelant: "A Gemona, serve un accordo tra Ater e ministero
della Difesa per il passaggio degli immobili. I fabbricati di via
Villa e via Armentaressa sono ancora recuperabili: se perdiamo
altro tempo, diventeranno con il tempo solo ruderi da abbattere,
quando invece basterebbe un intervento di riqualificazione. I
cittadini hanno già pagato, con le loro tasse, la costruzione
degli immobili. Impensabile chiedere un nuovo balzello e pagare 2
volte la stessa casa, tocca al Ministero trasferirle all'Ater e
metterle a disposizione delle persone bisognose".