CR: Referto vigilanza e Rapporto finanza pubblica Corte dei Conti (2)
(ACON) Trieste, 14 mar - RCM - L'Aula ha discusso e poi
approvato a maggioranza trasversale (astensione di FI, FdI/AN,
LN, nessun contrario) la relazione della I Commissione consiliare
come presentata dal suo presidente, Renza Liva (Pd), in merito
alle due deliberazioni della Corte dei Conti "Referto sulla
vigilanza regionale" e "Rapporto 2016 sul coordinamento della
finanza pubblica regionale".
Il Referto - ha spiegato Liva - costituisce una parte del più
generale Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica
regionale e mira a verificare se e in che misura la vigilanza
esercitata dalla Regione si sia rivelata efficace per il
perseguimento degli obiettivi sui saldi di finanza pubblica.
Nelle sue conclusioni, la Corte dei Conti rileva la necessità di
una revisione urgente della disciplina della vigilanza e di
riconsiderare la sua importanza anche in seguito ad alcune
recenti vicende finanziarie, amministrative e contabili, e ha
auspicato che si possa allargare il raggio di azione della
vigilanza al di fuori del perimetro strettamente riferito
all'amministrazione regionale.
Per quanto riguarda il Rapporto, invece, Liva ha evidenziato che
ha la funzione di trait d'union tra gli esercizi finanziari 2015
e 2016 valorizzando il percorso diretto all'attuazione
dell'armonizzazione contabile riferito non solo all'ente Regione,
ma al più ampio "sistema regionale di finanza pubblica". La Corte
si sofferma in particolare: sui trasferimenti alle autonomie
locali; sulle società partecipate, cui è dedicato uno specifico
approfondimento; sulle deleghe di funzioni regionali; sul Sistema
sanitario regionale, a cui va un ulteriore approfondimento ad
hoc; sul bilancio di previsione 2016-2018, il primo impostato con
le nuove norme sull'armonizzazione; sulla rigidità del bilancio,
intesa come l'insieme degli stanziamenti in uscita che
inderogabilmente devono essere previsti in bilancio perché
correlati a insopprimibili esigenze di spesa o a specifiche
situazioni cui l'ordinamento conferisce un valore prioritario o
particolare tutela.
Il presidente Liva ha quindi riferito che, per quel che attiene
il Referto sulla vigilanza nel suo complesso, la I Commissione ha
concordato con la Corte dei Conti sulla necessità di intervenire
sulla normativa regionale per uniformarla e razionalizzarla
nell'ottica di un sistema regionale integrato e della normativa
sull'armonizzazione, e con l'opportunità di rivedere il modello
di vigilanza regionale accentrandola in un'unica struttura terza
che potrebbe essere la Direzione generale.
Breve il dibattito in Aula, aperto da Luca Ciriani (FdI/AN) sul
problema della vigilanza del sistema cooperativo, a cui ha fatto
eco Cristian Sergo (M5S) rimarcando che la questione è in sospeso
da due anni. Per la Giunta, l'assessore Francesco Peroni ha detto
che, in merito alla vigilanza, si tratta di un necessario
riordino di un assetto normativo datato e disordinato. Ma non si
può imputare alla Giunta una mancanza di sensibilità: passi
avanti sono stati compiuti nelle partecipazioni societarie in
termini di riorganizzazione attraverso un servizio appositamente
attrezzato a ciò, ma anche vigilanza come prescritta dalla Corte
dei Conti ovvero di verifica dei risultati rispetto alle
strategie. E l'assessore Sergio Bolzonello ha fatto sapere che la
Direzione generale sta lavorando su come sia possibile mettere in
atto un sistema di vigilanza del "sistema Regione" nel suo
complesso.
(immagini tv)
(segue)