CR: pdl economia solidale, relatori di maggioranza e minoranza (5)
(ACON) Trieste, 14 mar - RCM - Una decina di articoli per la
valorizzazione e la promozione dell'economia solidale: è quanto
propongono Alessio Gratton (Sel-FVG) e Franco Codega (Pd)
all'Aula.
Le "buone pratiche" stanno prendendo piede anche in Friuli
Venezia Giulia - ha detto Gratton -. Al momento, la Provincia di
Trento, la Regione Lazio e la Regione Emilia Romagna hanno
legiferato in proposito. Altre esperienze sono in costruzione in
Liguria e nelle Marche - ha reso noto Codega -.
I due relatori di maggioranza hanno spiegato che l'impulso "è
venuto da alcuni sindaci e soggetti che portano avanti esperienze
di economia solidale nel nostro territorio e che hanno richiesto
di poter avere una normativa che metta in piedi una governance e
una valorizzazione di queste esperienze. Abbiamo voluto cogliere
questa sfida e da qui è nato il testo che ora sottoponiamo alla
valutazione del Consiglio regionale".
La volontà è quella di creare le condizioni per un contatto tra i
decisori pubblici e gli operatori dell'economia solidale - così
Gratton -, coinvolgendoli nelle scelte e promuovendone le
attività anche attraverso percorsi di sensibilizzazione,
salvaguardando il rapporto territoriale con le comunità e
declinando forme democratiche di rappresentanza.
La nostra proposta vuole avere anche un tratto di originalità
rispetto agli impianti normativi delle altre Regioni. Invece di
"distretti", abbiamo voluto parlare di "comunità" dell'economia
solidale - ha proseguito Codega -. Abbiamo voluto poi legare le
assemblee delle Comunità al territorio dell'Unione territoriale
intercomunale (Uti), organizzazione originale del FVG e
opportunamente estesa per rappresentare un livello di comunità. E
abbiamo, infine, istituito il Forum dell'economia solidale come
luogo di raccordo regionale, una forma di rete per lo scambio di
esperienze, informazioni, elaborazione di proposte.
Favorevole da sempre allo spirito della legge, tanto da firmane
la prima stesura, il relatore di minoranza, Andrea Ussai (M5S),
non ha però potuto votare a favore del testo, in Commissione, a
causa - ha spiegato lui stesso all'Aula - del percorso che i
consiglieri di maggioranza hanno scelto di seguire per arrivare a
discutere la proposta, un percorso che "non ha rispettato i
principi stessi della proposta e i principi della leale
collaborazione istituzionale".
Inoltre - ha aggiunto Ussai entrando nei contenuti degli articoli
- "rifiuto totalmente l'idea che questa legge fissi dei principi
di partecipazione che poi devono essere messi in pratica e resi
operativi da regolamenti della Regione senza nemmeno prevedere un
parere dei rappresentanti nominati dalle Comunità dell'economia
solidale.
"Con le modifiche introdotte dalla maggioranza, la Regione
decide: le modalità di convocazione e di svolgimento
dell'assemblea delle Comunità, nonché i criteri di ammissione dei
suoi partecipanti; le modalità di convocazione del Forum; le
modalità di convocazione e di funzionamento del Tavolo; le
modalità e i criteri di attuazione delle iniziative previste.
"Non secondario, rifiuto l'idea che non sia lasciato spazio ai
cittadini di auto-regolamentarsi e soprattutto che i regolamenti
decidano le modalità e i criteri di attuazione delle iniziative".
Ecco che Ussai propone che "presso le istituzioni scolastiche e
formative di ogni ordine e grado, la Regione promuova specifici
progetti e interventi di sperimentazione di forme di economia
solidale per la diffusione di una cultura della reciprocità,
della collaborazione solidale, della gratuità e della
responsabilità verso il bene comune".
(immagini tv)
(segue)