Capigruppo e assessore Panontin con sindaci su carenza personale
(ACON) Trieste, 14 mar - MPB - I capigruppo hanno ricevuto in
Consiglio regionale, presente l'assessore Paolo Panontin, una
delegazione di sindaci guidata dal primo cittadino di Lestizza,
Geremia Gomboso, che a nome di quaranta sindaci aveva inoltrato
la richiesta di un incontro urgente per evidenziare la grave
situazione in cui le Amministrazioni comunali versano per la
mancanza di personale; una condizione - ha spiegato Gomboso
assieme ai colleghi Roberto Fedele di Trivignano Udinese,
Michele Leon di San Giorgio della Richinvelda e Luca Ovan di
Colloredo di Monte Albano - in cui si trovano anche numerosi
Comuni che non hanno firmato il documento ma che attendono
risposte concrete e durature.
Una situazione collegata al superamento delle Province, che si è
andata aggravando con il blocco del personale e con il tetto
salariale, ma anche che vede il Friuli Venezia Giulia disporre
con il Comparto unico di oltre 14.000 dipendenti, pari a 12 ogni
mille abitanti, quasi il doppio della media nazionale. Eppure i
Comuni sono al collasso: ad esempio San Giorgio con 4.700
abitanti conta oggi, su 28 unità previste, solo su 5 dipendenti e
4 operai; a Colloredo, 2.400 abitanti, solo 3 persone, uno in
segreteria, uno all'Ufficio tecnico e un operaio; a Lestizza 4
dipendenti.
Oltre all'impossibilità di svolgere alcune funzioni e di
assicurare i servizi essenziali ai cittadini, la preoccupazione
dei primi cittadini è per la scadenza il 31 marzo dei termini per
l'approvazione dei documenti contabili, con il rischio di non
potervi adempiere per mancanza di competenze.
Da qui la richiesta al Consiglio regionale di introdurre un
provvedimento d'urgenza, una soluzione tampone, che consenta
forme flessibili di affrontare le incombenze dei prossimi mesi.
Piena disponibilità è stata espressa da tutti i capigruppo a
trovare una soluzione e a sostenere un intervento per dare
risposte concrete tenendo conto del personale esistente.
Da parte dell'assessore Panontin, che ha annunciato un intervento
normativo a breve, una serie di indicazioni puntuali attraverso
le quali intervenire, a partire dalla norma della legge 18 che
consente di assumere il 100% del turnover dell'anno precedente
(percentuale pari al 50% per i Comuni che non aderiscono alle
Uti); inoltre la possibilità sia di effettuare compensazioni di
assunzioni fra di Comuni, Unioni e Regione, sia di utilizzare il
budget per le assunzioni a tempo indeterminato anche a favore
delle forme di lavoro flessibili (tempo determinato, interinali).
Una valutazione sarà infine fatta in merito alla possibilità di
intervenire sul sistema del nulla osta e di preveder forme di
sostegno tramite l'utilizzo di personale regionale per
accompagnare i Comuni nell'esercizio delle funzioni più in
sofferenza.