LN: Zilli, va azzerata la legge sulle Uti
(ACON) Trieste, 15 mar - COM/MPB - Stare in Uti non conviene: i
Comuni si trovano maggiore burocrazia, maggiori spese e infine la
beffa, minori trasferimenti dalla Regione. La risposta alla mia
interrogazione non fa altro che certificare che i comuni della
nostra regione stanno andando in tilt".
Così Barbara Zilli (LN), in commento alla risposta data in Aula
oggi alla sua interrogazione a risposta immediata.
"Basta fare qualche esempio - dice la consigliera regionale della
Lega Nord - Magnano in Riviera e Reana del Rojale, comuni fuori
dalle Uti, avranno in base ai dati comunicati dalla regione tagli
rispettivamente pari a sessanta e ottanta mila euro. Tarcento,
comune aderente all'Unione, ne avrà 130 mila, con funzioni
traferite ma non esercitate dall'Uti.
"E' pura follia pensare che gli enti locali chiudano i loro
bilanci preventivi sulla base di questi dati, che sono per altro
ufficiosi e comunicati telefonicamente - attacca Zilli - a questo
siamo arrivati e la colpa è di un metodo di quantificazione dei
valori delle funzioni trasferite semplicemente assurdo.
"Inoltre - continua - stiamo parlando di funzioni trasferite alle
Unioni ma non esercitate, il che significa che il costo,
comunque, rimane in capo al Comune. Una grandissima confusione
che aggrava di lavoro e burocrazia gli enti locali e il loro
personale, già ridotto all'osso. Un prezzo che inevitabilmente
pagheranno i cittadini.
"E' evidente ormai - chiosa - come le Uti stiano implodendo:
questa riforma va azzerata, come abbiamo sempre detto, per
ripartire dai territori e dal dialogo: non è più possibile alcun
compromesso".