News


CR: discussa e ritirata mozione per revisione riforma sanitaria (4)

15.03.2017
17:21
(ACON) Trieste, 15 mar - AB - Valutare la possibilità di riaprire un confronto politico con i sindaci dell'Azienda per l'Assistenza Sanitaria n. 2 "Bassa Friulana - Isontina" (AAS2) per trovare soluzioni omogenee con gli altri territori o diverse soluzioni, ove i territori non siano omogenei come nel resto della regione; definire un percorso con tempistiche urgenti con l'obiettivo di presentare un disegno di legge di manutenzione della riforma sanitaria che consenta di apportare le necessarie correzioni, in particolare: un timing diverso e preciso in relazione all'attuazione effettiva della sanità territoriale cui solo a fronte della sua realizzazione possono essere effettuate riduzioni o accorpamenti della sanità ospedaliera; la ricerca di nuovi equilibri territoriali che consentano ai sindaci di affermare che la loro popolazione non è priva di assistenza sanitaria.

Sono queste le richieste alla Giunta contenute in una mozione sulla riforma sanitaria presentata dai consiglieri regionali di Area Popolare-Ncd Alessandro Colautti e Paride Cargnelutti. I problemi che si sono presentati finora sono diversi: il punto nascita di Latisana, l'orario ridotto di Pediatria a Gorizia, i Pronto soccorso sempre più intasati, i sempre più ridotti organici di medici e di infermieri nei quattro ospedali di Gorizia, Monfalcone, Latisana e Palmanova, la previsione della riduzione delle automediche da due a una, che sopravvive soltanto a Gorizia mentre verrebbe meno quella di Monfalcone.

A ciò si aggiungono problemi di carattere finanziario, una programmazione regionale che ha martoriato negli ospedali unici su due sedi (Gorizia-Monfalcone da una parte, Palmanova-Latisana dall'altra), le sedi di Gorizia e Latisana, in quanto per Latisana ha giocato l'agonia del Punto nascita cui avrebbe dovuto sostituirsi un piano delle urgenze-emergenze pediatriche a compensazione, ma che non è possibile attuare se mancano i pediatri, mentre per Gorizia e Monfalcone ben 12 strutture sono state tagliate o accorpate, con un'unica cardiologia, un'oncologia e una chirurgia, la nefrologia e dialisi fa capo a Palmanova, mentre sono spariti il laboratorio di analisi e l'anatomia patologica.

Inoltre, vi è il malcontento di una parte dei comuni i cui ospedali hanno perso funzioni per via della riforma sanitaria senza avere alcuna soluzione a livello di sanità territoriale e sono palesi le lacune di una riforma che ha messo insieme due territori disomogenei tra loro che hanno sempre gravitato in parte su Udine (Palmanova e Latisana) e su Trieste (Gorizia e Monfalcone).

Sono queste, ma non solo, le motivazioni che sono alla base della mozione.

Al termine del dibattito, il proponente Colautti ha ritirato la mozione essendo stata espressa la volontà di riaprire un tavolo di confronto tra Sindaci ed Esecutivo e di dedicare prossimamente una giornata ad analizzare lo stato della riforma sanitaria.

(foto, immagini tv)

(segue)