CR: discussa e ritirata mozione per revisione riforma sanitaria (4)
(ACON) Trieste, 15 mar - AB - Valutare la possibilità di
riaprire un confronto politico con i sindaci dell'Azienda per
l'Assistenza Sanitaria n. 2 "Bassa Friulana - Isontina" (AAS2)
per trovare soluzioni omogenee con gli altri territori o diverse
soluzioni, ove i territori non siano omogenei come nel resto
della regione; definire un percorso con tempistiche urgenti con
l'obiettivo di presentare un disegno di legge di manutenzione
della riforma sanitaria che consenta di apportare le necessarie
correzioni, in particolare: un timing diverso e preciso in
relazione all'attuazione effettiva della sanità territoriale cui
solo a fronte della sua realizzazione possono essere effettuate
riduzioni o accorpamenti della sanità ospedaliera; la ricerca di
nuovi equilibri territoriali che consentano ai sindaci di
affermare che la loro popolazione non è priva di assistenza
sanitaria.
Sono queste le richieste alla Giunta contenute in una mozione
sulla riforma sanitaria presentata dai consiglieri regionali di
Area Popolare-Ncd Alessandro Colautti e Paride Cargnelutti.
I problemi che si sono presentati finora sono diversi: il punto
nascita di Latisana, l'orario ridotto di Pediatria a Gorizia, i
Pronto soccorso sempre più intasati, i sempre più ridotti
organici di medici e di infermieri nei quattro ospedali di
Gorizia, Monfalcone, Latisana e Palmanova, la previsione della
riduzione delle automediche da due a una, che sopravvive soltanto
a Gorizia mentre verrebbe meno quella di Monfalcone.
A ciò si aggiungono problemi di carattere finanziario, una
programmazione regionale che ha martoriato negli ospedali unici
su due sedi (Gorizia-Monfalcone da una parte, Palmanova-Latisana
dall'altra), le sedi di Gorizia e Latisana, in quanto per
Latisana ha giocato l'agonia del Punto nascita cui avrebbe dovuto
sostituirsi un piano delle urgenze-emergenze pediatriche a
compensazione, ma che non è possibile attuare se mancano i
pediatri, mentre per Gorizia e Monfalcone ben 12 strutture sono
state tagliate o accorpate, con un'unica cardiologia,
un'oncologia e una chirurgia, la nefrologia e dialisi fa capo a
Palmanova, mentre sono spariti il laboratorio di analisi e
l'anatomia patologica.
Inoltre, vi è il malcontento di una parte dei comuni i cui
ospedali hanno perso funzioni per via della riforma sanitaria
senza avere alcuna soluzione a livello di sanità territoriale e
sono palesi le lacune di una riforma che ha messo insieme due
territori disomogenei tra loro che hanno sempre gravitato in
parte su Udine (Palmanova e Latisana) e su Trieste (Gorizia e
Monfalcone).
Sono queste, ma non solo, le motivazioni che sono alla base della
mozione.
Al termine del dibattito, il proponente Colautti ha ritirato la
mozione essendo stata espressa la volontà di riaprire un tavolo
di confronto tra Sindaci ed Esecutivo e di dedicare prossimamente
una giornata ad analizzare lo stato della riforma sanitaria.
(foto, immagini tv)
(segue)