AR: Barillari, solo 60% della popolazione fa prevenzione tumori
(ACON) Trieste, 20 mar - COM/MPB - "Solo il 60% della
popolazione del Friuli Venezia Giulia si sottopone regolarmente
agli screening oncologici. È un numero in crescita, ma
assolutamente insoddisfacente. Questi esami consentono di
diagnosticare un tumore nella fase iniziale, quando si può
intervenire con maggiori possibilità di curarli. Dobbiamo
aumentare l'opera di sensibilizzazione tra i cittadini, e i
medici di base possono interpretare un ruolo decisivo".
Così Giovanni Barillari, consigliere regionale di Autonomia
Responsabile, annuncia un'interrogazione rivolta alla Giunta per
"valutare una nuova campagna di informazione e promozione di
questi esami specifici".
"L'intento dello screening - spiega il consigliere - è di passare
al setaccio le persone sane per individuare i casi di tumore
nelle fasi iniziali non sintomatiche o negli stadi pre-cancerosi,
quando si può intervenire in modo più conservativo e con
possibilità di guarigione più alte. Lo screening non è rivolto a
persone che hanno già disturbi o segni riconducibili a una
patologia tumorale, ma è indirizzato ai sani asintomatici, e mira
a rilevare i casi agli esordi. Gli screening coinvolgono solo
quelle fasce della popolazione che possono trarre beneficio da
queste indagini. La copertura ha superato la soglia del 60%?
Incoraggiante la crescita, ma la meta è ancora lontana. Quattro
persone su dieci non ha avuto modo di cogliere le opportunità che
gli esami offrono".
Ancora Barillari: "Abbiamo una grande risorsa, rappresentata dai
medici di medicina generale, i medici di famiglia. Sono i
professionisti a cui ci rivolgiamo più spesso e che ci conoscono
approfonditamente dal punto di vista clinico. Credo che siano da
coinvolgere attivamente: è necessario che la Regione trasmetta
loro i dati relativi a chi, tra i loro assistiti, non risponde
agli inviti, e si adoperino per spiegare quanto le visite
preventive siano preziose.
"Il rapporto di fiducia tra medico e paziente - conclude - può
essere un elemento decisivo per staccare definitivamente la
soglia di copertura del 60%, e avvicinarsi, il più possibile, al
100%".