AR/AP/FI/GM/LN/FdI-AN: mozione del centrodestra sui voucher
(ACON) Trieste, 22 mar - COM/RCM - "I voucher potevano essere
rivisti, corretti e migliorati. Cancellarli con un decreto legge,
senza proporre un'alternativa immediata e concreta, è stata una
decisione sbagliata, dettata dal terrore di prendere un'altra
batosta referendaria. Chiediamo alla Giunta Serracchiani di
impegnare il Parlamento a non abrogare i voucher, a valutare
accorgimenti e modifiche migliorative, e lasciare che siano
eventualmente i cittadini, il prossimo 28 maggio, a pronunciarsi
sul futuro dei buoni lavoro".
Questa la richiesta che Autonomia Responsabile e Alternativa
Popolare formulano all'Esecutivo regionale con una mozione
proposta da Roberto Revelant e Renzo Tondo (AR) con Alessandro
Colautti (AP) e sottoscritta da Riccardo Riccardi (FI), Claudio
Violino (Misto), Barbara Zilli (LN) e Luca Ciriani (FdI-AN).
La mozione ricorda che "il lavoro accessorio è stato introdotto
dal decreto legislativo n. 273 del 2003, noto come Riforma Biagi,
per poi essere completato dalla Riforma Fornero e dal decreto
legislativo n. 81 del 2015".
Secondo i consiglieri di centrodestra "i voucher sono gettoni
semplici da usare, utili alle imprese e preziosi per i
lavoratori. Non sono la soluzione ottimale, ma prima di azzerare
una possibilità, devi prospettare un'alternativa.
"I buoni lavoro consentono di tirare il fiato a tante persone:
rappresentano un'integrazione al reddito, sono compatibili con il
sussidio di disoccupazione e con altri lavori. Il pagamento
avviene attraverso buoni-lavoro. Il valore netto di un voucher da
10 euro nominali per il lavoratore è di 7,5 euro e corrisponde al
compenso minimo di un'ora di prestazione, salvo che per il
settore agricolo dove, in ragione della sua specificità, si
considera il contratto di riferimento".
Così il dato politico evidenziato dai proponenti: "Il Governo ha
già annunciato che i buoni lavoro saranno sostituiti da un nuovo
strumento. Il Partito democratico si è frantumato anche su questo
tema, come dimostrano le prese di posizione di diversi dem anche
del Friuli Venezia Giulia.
"La nostra proposta non è ideologica e neppure strumentale: noi
mettiamo a disposizione questo testo e auspichiamo in un'ampia
convergenza per dare risposta alle esigenze delle imprese.
"Condanniamo l'abuso dei voucher e caldeggiamo controlli rigidi,
ma dobbiamo alzare un argine contro il rischio di un'esplosione
del lavoro nero e dello sfruttamento".