Citt: Paviotti, tre proposte per la legge elettorale regionale
(ACON) Trieste, 22 mar - COM/AB - Finalmente - così il
capogruppo dei Cittadini, Pietro Paviotti - le nostre proposte
arriveranno all'esame del Consiglio regionale e siamo fiduciosi
sulla possibilità di condividerne finalità e approvazione in
tempi brevi sia con le forze di governo (con le quali c'è già
stata un'ampia condivisione) sia con quelle di opposizione
(rileviamo da tempo una certa disponibilità alla condivisione se
non totale, quanto meno parziale, delle proposte avanzate).
L'attuale legge elettorale prevede l'elezione diretta del
presidente e un premio di maggioranza che consente a chi vince le
elezioni di completare il mandato senza particolari difficoltà
legate ai numeri. È una buona legge, che nelle ultime tre
legislature ha anche consentito l'alternanza politica. Il nostro
intervento lascia inalterata la cornice, ma interviene sulle
modalità di accesso al Consiglio regionale per garantire parità
di genere e il necessario rinnovamento".
Entrando nel dettaglio, la prima proposta dei Cittadini riguarda
l'introduzione della doppia preferenza di genere, ovvero la
possibilità per ciascun elettore di scrivere sulla scheda
elettorale il nome di un consigliere donna e quello di un
consigliere uomo a patto che entrambi siano candidati nella
stessa lista. "Semplicemente perché - ha aggiunto Paviotti - è
provato che il genere femminile sia ancora oggi meno
rappresentato nelle istituzioni di quello maschile. E la
possibilità di votare sia per un uomo che per una donna può
essere utile a colmare questo divario".
La seconda proposta si riferisce all'eliminazione
dell'ineleggibilità dei sindaci. Oggi i primi cittadini dei
Comuni con più di 3000 residenti che vogliono candidarsi al
Consiglio regionale devono dimettersi 90 giorni prima delle
elezioni. "Secondo noi - ha spiegato il rappresentante dei Civici
- è un vincolo che va rimosso perché siamo convinti che dal mondo
degli amministratori locali possano arrivare in Consiglio persone
competenti e preparate ad affrontare il delicato compito del
legislatore regionale. I sindaci, per il ruolo che svolgono, sono
abituati a risolvere problemi e il loro contributo di esperienza
e capacità può davvero essere utile all'intera comunità
regionale".
La terza proposta è la modifica del limite consecutivo di mandati
per ciascun consigliere che dalle attuali tre legislature
scenderebbe a due. "Riteniamo - ha concluso Paviotti - che 10
anni consecutivi in Consiglio regionale siano un tempo
sufficiente per esprimere bene le proprie idee e proposte, dando
un apporto concreto. Dopodiché un sano ricambio diventa giusto e
necessario".
"In conclusione, aggiungo anche che la rimozione
dell'ineleggibilità e l'introduzione del cosiddetto limite del
doppio mandato non sono altro che un allineamento con quanto già
previsto per le elezioni dei sindaci. Oggi, infatti, un sindaco
può essere eletto al massimo per due volte consecutive e non può
candidarsi in Consiglio regionale se non dimettendosi prima, ma
al contrario un consigliere regionale può candidarsi a sindaco
senza dover scegliere quale incarico tenere prima di sapere se è
stato eletto in Comune".