News


Citt: Paviotti, tre proposte per la legge elettorale regionale

22.03.2017
16:56
(ACON) Trieste, 22 mar - COM/AB - Finalmente - così il capogruppo dei Cittadini, Pietro Paviotti - le nostre proposte arriveranno all'esame del Consiglio regionale e siamo fiduciosi sulla possibilità di condividerne finalità e approvazione in tempi brevi sia con le forze di governo (con le quali c'è già stata un'ampia condivisione) sia con quelle di opposizione (rileviamo da tempo una certa disponibilità alla condivisione se non totale, quanto meno parziale, delle proposte avanzate). L'attuale legge elettorale prevede l'elezione diretta del presidente e un premio di maggioranza che consente a chi vince le elezioni di completare il mandato senza particolari difficoltà legate ai numeri. È una buona legge, che nelle ultime tre legislature ha anche consentito l'alternanza politica. Il nostro intervento lascia inalterata la cornice, ma interviene sulle modalità di accesso al Consiglio regionale per garantire parità di genere e il necessario rinnovamento".

Entrando nel dettaglio, la prima proposta dei Cittadini riguarda l'introduzione della doppia preferenza di genere, ovvero la possibilità per ciascun elettore di scrivere sulla scheda elettorale il nome di un consigliere donna e quello di un consigliere uomo a patto che entrambi siano candidati nella stessa lista. "Semplicemente perché - ha aggiunto Paviotti - è provato che il genere femminile sia ancora oggi meno rappresentato nelle istituzioni di quello maschile. E la possibilità di votare sia per un uomo che per una donna può essere utile a colmare questo divario".

La seconda proposta si riferisce all'eliminazione dell'ineleggibilità dei sindaci. Oggi i primi cittadini dei Comuni con più di 3000 residenti che vogliono candidarsi al Consiglio regionale devono dimettersi 90 giorni prima delle elezioni. "Secondo noi - ha spiegato il rappresentante dei Civici - è un vincolo che va rimosso perché siamo convinti che dal mondo degli amministratori locali possano arrivare in Consiglio persone competenti e preparate ad affrontare il delicato compito del legislatore regionale. I sindaci, per il ruolo che svolgono, sono abituati a risolvere problemi e il loro contributo di esperienza e capacità può davvero essere utile all'intera comunità regionale".

La terza proposta è la modifica del limite consecutivo di mandati per ciascun consigliere che dalle attuali tre legislature scenderebbe a due. "Riteniamo - ha concluso Paviotti - che 10 anni consecutivi in Consiglio regionale siano un tempo sufficiente per esprimere bene le proprie idee e proposte, dando un apporto concreto. Dopodiché un sano ricambio diventa giusto e necessario".

"In conclusione, aggiungo anche che la rimozione dell'ineleggibilità e l'introduzione del cosiddetto limite del doppio mandato non sono altro che un allineamento con quanto già previsto per le elezioni dei sindaci. Oggi, infatti, un sindaco può essere eletto al massimo per due volte consecutive e non può candidarsi in Consiglio regionale se non dimettendosi prima, ma al contrario un consigliere regionale può candidarsi a sindaco senza dover scegliere quale incarico tenere prima di sapere se è stato eletto in Comune".