M5S: Sergo, elettrodotto UD Ovest - Redipuglia non s'ha da fare
(ACON) Trieste, 23 mar - COM/RCM - Molte, per Cristian Sergo,
capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, le
incongruenze emerse nel racconto che il direttore di Terna,
Stefano Conti, ha fatto in IV Commissione consiliare sulla
realizzazione dell'elettrodotto Udine Ovest - Redipuglia.
"Non si capisce perché - afferma il pentastellato - i costi siano
lievitati di ben 16 milioni di euro dopo la sentenza del
Consiglio di Stato, senza una motivazione plausibile. E perché si
sia voluto continuare con questo progetto quando da sette anni si
sta lavorando a un elettrodotto sottomarino che metterà in
collegamento direttamente la Slovenia con il Veneto. E perché le
linee della nostra regione vengano considerate da Terna, a
piacimento, o vetuste o sovraccariche quando finora hanno saputo
reggere le situazioni di maggiore criticità.
"Nel luglio del 2015, Terna sosteneva di aver realizzato il 70%
dell'opera, avendo speso 70 dei circa 100 milioni di euro
dell'investimento previsto. Oggi abbiamo scoperto che dopo lo
stop arrivato con la sentenza del Consiglio di Stato, la società
avrebbe speso 86 milioni di euro. Come sono stati spesi questi 16
milioni in più?", si chiede Sergo che punta il dito anche contro
l'iter procedurale.
"Davanti al Tar, Terna ha sostenuto che ha dovuto rinnovare tutto
l'iter procedurale e le garanzie richieste. Oggi ha affermato il
contrario. Il direttore Conti ha più volte insistito sul fatto
che altre ipotesi, come quella interrata richiesta dai sindaci
coinvolti e dal MoVimento5Stelle, non erano sostenibili da un
punto di vista tecnico e, a detta sua, ambientale.
"Affermazioni claudicanti che contrastano con il fatto che da 7
anni Terna sta lavorando al progetto dell'elettrodotto
interconnector a 380 kV da 1.000 mW che collegherà Divaca, in
Slovenia, con Salgareda, in Veneto. Quest'opera, voluta con legge
dello Stato nel 2009, costerà ai cittadini italiani 869 milioni
di euro - rivela il consigliere del M5S -. Opera che sarà non
solo interrata, ma addirittura sottomarina e senza neanche uno di
quei piloni che stanno devastando il territorio del Friuli. Un
progetto che dimostra una volta di più l'assurdità
dell'elettrodotto aereo Udine Ovest-Redipuglia.
"Per i vertici di Terna, le nostre linee sono vetuste oppure
sovraccariche, comunque a rischio blackout. Il tutto per
rivendicare l'importanza strategica di quest'opera. I fatti
intanto dicono che la rete del Friuli Venezia Giulia finora ha
retto senza grossi contraccolpi. Se invece di perdere sette anni
di tempo si fosse già realizzato l'elettrodotto italo-sloveno,
avremmo risolto entrambe le criticità. Ecco perché si dovevano
considerare tutte le alternative possibili, cosa che questa
procedura di Via non ha mai fatto e quindi è giusto il ricorso
dei sindaci.
"Anche la minaccia della Danieli-Abs di delocalizzare non sta più
in piedi, visto che hanno potuto investire centinaia di milioni
di euro e fare opere di efficientamento energetico grazie alla
linea attuale. Abs - conclude Sergo - ha infatti appena ottenuto
la certificazione energetica che le farà ottenere enormi
risparmi".