AR: Revelant, Regione e stato incapaci di difendere il territorio
(ACON) Trieste, 29 mar - COM/MPB - "Reati in calo in Friuli
Venezia Giulia? Siamo un territorio sicuro? L'assessore Panontin
si affida ai numeri, ma la realtà è meno confortante. Rispetto a
regioni di altre latitudini stiamo sicuramente meglio, ma non
siamo più un'oasi felice. I numeri vanno analizzati e capiti, non
piegati alla propria convenienza".
Così Roberto Revelant, consigliere regionale di Autonomia
Responsabile, nel descrivere "fallimentari le scelte della
sinistra al governo, che ha tagliato risorse alle forze della
polizia, sguarnendo un territorio di confine e invaso dai
profughi. L'implicita ammissione di impotenza arriva dai
contributi concessi ai cittadini: la Regione così come lo Stato,
consapevole di non essere in grado di proteggere il territorio,
incentiva i residenti a investire in acquisti di
videosorveglianza, grate, recinzioni e antifurti. Di fatto,
l'apparato pubblico strizza l'occhio a una sicurezza fai da te,
gestita direttamente dai privati".
Spiega ancora Revelant: "Nell'ultimo bando rivolto alle imprese
commerciali e turistiche, il massimo punteggio (6 punti) è stato
assegnato alle misure di sicurezza, privilegiandole rispetto a
interventi di ammodernamento, ampliamento e ristrutturazione (1
punto). In sintesi, un esercente che vuole installare una grata
ha molte più probabilità di accedere a un contributo regionale
rispetto a un ristoratore che vuole investire e migliorare il suo
locale e magari assumere anche dei disoccupati".
Chiude Revelant: "Senza scadere nella retorica dei tempi in cui
si poteva dormire lasciando la porta di casa aperta, è doveroso
che Stato e Regione imprimano un giro di vite. Servono più
risorse e uomini per le forze dell'ordine, e pene certe e severe
e gli stranieri che delinquono. Questi soggetti devono scontare
la pena nelle carceri dei loro Paesi, senza diventare un costo a
carico dei cittadini italiani".