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AR: Revelant, Regione e stato incapaci di difendere il territorio

29.03.2017
15:44
(ACON) Trieste, 29 mar - COM/MPB - "Reati in calo in Friuli Venezia Giulia? Siamo un territorio sicuro? L'assessore Panontin si affida ai numeri, ma la realtà è meno confortante. Rispetto a regioni di altre latitudini stiamo sicuramente meglio, ma non siamo più un'oasi felice. I numeri vanno analizzati e capiti, non piegati alla propria convenienza".

Così Roberto Revelant, consigliere regionale di Autonomia Responsabile, nel descrivere "fallimentari le scelte della sinistra al governo, che ha tagliato risorse alle forze della polizia, sguarnendo un territorio di confine e invaso dai profughi. L'implicita ammissione di impotenza arriva dai contributi concessi ai cittadini: la Regione così come lo Stato, consapevole di non essere in grado di proteggere il territorio, incentiva i residenti a investire in acquisti di videosorveglianza, grate, recinzioni e antifurti. Di fatto, l'apparato pubblico strizza l'occhio a una sicurezza fai da te, gestita direttamente dai privati".

Spiega ancora Revelant: "Nell'ultimo bando rivolto alle imprese commerciali e turistiche, il massimo punteggio (6 punti) è stato assegnato alle misure di sicurezza, privilegiandole rispetto a interventi di ammodernamento, ampliamento e ristrutturazione (1 punto). In sintesi, un esercente che vuole installare una grata ha molte più probabilità di accedere a un contributo regionale rispetto a un ristoratore che vuole investire e migliorare il suo locale e magari assumere anche dei disoccupati".

Chiude Revelant: "Senza scadere nella retorica dei tempi in cui si poteva dormire lasciando la porta di casa aperta, è doveroso che Stato e Regione imprimano un giro di vite. Servono più risorse e uomini per le forze dell'ordine, e pene certe e severe e gli stranieri che delinquono. Questi soggetti devono scontare la pena nelle carceri dei loro Paesi, senza diventare un costo a carico dei cittadini italiani".