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V Comm: interventi di soccorso alpino e speleologico

29.03.2017
15:42
(ACON) Trieste, 29 mar - AB - La V Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Vincenzo Martines (Pd), ha tenuto una serie di audizioni con Protezione civile, Area sistemi informativi e sicurezza della Regione, Corpo forestale regionale, Guardia di Finanza, Cai, Corpo nazionale soccorso alpino e speloeologico, in merito a una norma presentata da Ciriani (FdI/AN) e Revelant (AR) in sede di esame della legge sul patrimonio geologico, che era stata stralciata per essere discussa in forma autonoma.

Norma che riguarda gli interventi di soccorso speleologico e alpino in zone impervie e che contiene la previsione di una compartecipazione - a carico dell'utente - alla spesa degli interventi di soccorso e di elisoccorso di carattere sanitario e non, comprensivi di recupero e trasporto, nel caso siano conseguenti a comportamenti gravemente imprudenti o negligenti.

La materia è di per sé complessa, a partire da come verrebbero accertati - e in base a quali parametri - i comportamenti imprudenti e negligenti, per proseguire con la natura della spesa (ammenda, contributo?).

C'è chi, come la Lombardia, ha deciso per una quota fissa a chiamata, a prescindere da qualsiasi parametro.

Certo è che la tecnologia in questi anni ha fatto passi da gigante ed è in grado di risolvere il problema della mancanza di copertura con rete telefonica di certe zone montane, criticità a cui si affianca la scarsa durata delle batterie degli apparecchi di telefonia mobile e la possibilità che la vittima dell'incidente non sia in grado di muoversi per attivare il dispositivo.

Ci sono infatti dei rice-trasmettitori di piccole dimensioni e a bassissimo consumo di batteria (durano in funzione fino a 2 settimane), il cui segnale copre un'area di una decina di chilometri; può essere attivata la richiesta di emergenza, ma comunque continuano a trasmettere un segnale che così verrebbe facilmente captato dai soccorritori, in primis dagli elicotteri. La rapidità dell'intervento consentirebbe innanzitutto di individuare e recuperare in tempi brevissimi l'infortunato, ma ridurrebbe anche drasticamente gli elevati oneri dell'elicottero, che ha un costo di 29 euro al minuto.

In Svizzera, ad esempio, un sistema analogo consente già oggi di recuperare le mucche al pascolo che si sono perse o allontanate troppo, inserendo semplicemente un collare dal costo di 25 franchi.

Ma questa è solo una delle soluzioni prospettate.

Esiste una tecnologia che consente di captare il segnale del cellulare anche in zone non coperte sfruttando un applicativo tramite satellite, che sarà a disposizione di tutte le regioni dove sarà attivo il numero di emergenza unico 112, cosa che in Friuli Venezia Giulia sta partendo in queste ore.

A ciò si aggiunte la grande esperienza che possono mettere in campo tutti i soggetti interessati, dalle unità cinofile della Guardia di finanza alle tecniche più avanzate di ricerca patrimonio delle squadre di soccorso e degli uomini che ne fanno parte.

La Commissione ha raccolto tutte queste preziose informazioni anche in previsione di un progetto di legge che potrebbe contenere gli aspetti più rilevanti della materia.

(immagini tv)