II Comm: videoconferenza su accordo commerciale Ue-Canada
(ACON) Trieste, 29 mar - RCM - La II Commissione del Consiglio
regionale ha ascoltato in videoconferenza da Bruxelles Luca De
Carli, vicecapo dell'Unità Trade Strategy della direzione
generale Commercio della Commissione europea in merito agli
accordi commerciali tra l'Unione europea e i Paesi terzi,
soffermandosi in particolare su quelli relativi all'Accordo
economico e commerciale globale (Ceta) tra Canada e Ue.
In Canada - ha detto De Carli dopo aver accennato alla politica
commerciale europea e all'abolizione dei dazi doganali - non è
facile tutelare marchi come il vostro prosciutto di San Daniele
dalla contraffazione, così come il formaggio di Asiago piuttosto
che i vini Igp. Il lavoro che abbiamo fatto con il Ceta va in
questa direzione, dove nessuno può registrare un marchio canadese
di prosciutto di San Daniele.
Parlando poi dell'accordo con il Canada, De Carli ha spiegato che
vi si afferma la liberalizzazione economica ma anche aspetti
ambientali, aspetti che non sono in capo all'Ue ma agli Stati
membri che devono ratificarli singolarmente. La liberalizzazione
tocca il 99,7% dei beni, solo un punto sensibile come la carne
non è liberalizzato. Invece lo sono anche i servizi marittimi,
dove il Canada solitamente è molto chiuso. E si sta cercando di
sostenere le imprese liberalizzando anche i servizi.
I trattati commerciali hanno un duplice aspetto: certo quello
economico, ma anche quello dello sviluppo sostenibile, ha
aggiunto il funzionario che ha poi parlato degli accordi con gli
Usa (congelati per l'arrivo di Trump), quello da rinegoziare con
il Messico, quelli molto attivi con i Paesi asiatici e quelli che
si sta cercando di chiudere con il Giappone ma anche Australia e
Nuova Zelanda. Cosa fare con la Cina - ha chiosato De Carli - è
la grande sfida internazionale.
A seguire, Cristian Sergo (M5S) ha chiesto del commercio
sostenibile; dell'export dei prodotti Igp; delle perdite di posti
di lavoro causate dal dover sottostare al trattato economico
europeo. Franco Codega (Pd) ha detto delle paure che nascono
dalla liberalizzazione del commercio e dalla concorrenza cinese.
Giuseppe Sibau (AR) si è informato sulla tutela della qualità dei
prodotti per il consumatore. Infine, il presidente della
Commissione, Alessio Gratton (Sel-FVG), ha fatto una riflessione
sulla poca partecipazione delle istituzioni locali alle scelte di
politica europea.
(immagini tv)