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II Comm: videoconferenza su accordo commerciale Ue-Canada

29.03.2017
15:51
(ACON) Trieste, 29 mar - RCM - La II Commissione del Consiglio regionale ha ascoltato in videoconferenza da Bruxelles Luca De Carli, vicecapo dell'Unità Trade Strategy della direzione generale Commercio della Commissione europea in merito agli accordi commerciali tra l'Unione europea e i Paesi terzi, soffermandosi in particolare su quelli relativi all'Accordo economico e commerciale globale (Ceta) tra Canada e Ue.

In Canada - ha detto De Carli dopo aver accennato alla politica commerciale europea e all'abolizione dei dazi doganali - non è facile tutelare marchi come il vostro prosciutto di San Daniele dalla contraffazione, così come il formaggio di Asiago piuttosto che i vini Igp. Il lavoro che abbiamo fatto con il Ceta va in questa direzione, dove nessuno può registrare un marchio canadese di prosciutto di San Daniele.

Parlando poi dell'accordo con il Canada, De Carli ha spiegato che vi si afferma la liberalizzazione economica ma anche aspetti ambientali, aspetti che non sono in capo all'Ue ma agli Stati membri che devono ratificarli singolarmente. La liberalizzazione tocca il 99,7% dei beni, solo un punto sensibile come la carne non è liberalizzato. Invece lo sono anche i servizi marittimi, dove il Canada solitamente è molto chiuso. E si sta cercando di sostenere le imprese liberalizzando anche i servizi.

I trattati commerciali hanno un duplice aspetto: certo quello economico, ma anche quello dello sviluppo sostenibile, ha aggiunto il funzionario che ha poi parlato degli accordi con gli Usa (congelati per l'arrivo di Trump), quello da rinegoziare con il Messico, quelli molto attivi con i Paesi asiatici e quelli che si sta cercando di chiudere con il Giappone ma anche Australia e Nuova Zelanda. Cosa fare con la Cina - ha chiosato De Carli - è la grande sfida internazionale.

A seguire, Cristian Sergo (M5S) ha chiesto del commercio sostenibile; dell'export dei prodotti Igp; delle perdite di posti di lavoro causate dal dover sottostare al trattato economico europeo. Franco Codega (Pd) ha detto delle paure che nascono dalla liberalizzazione del commercio e dalla concorrenza cinese. Giuseppe Sibau (AR) si è informato sulla tutela della qualità dei prodotti per il consumatore. Infine, il presidente della Commissione, Alessio Gratton (Sel-FVG), ha fatto una riflessione sulla poca partecipazione delle istituzioni locali alle scelte di politica europea.

(immagini tv)