V Comm: Sessione europea, europarlamentare Marco Zullo (2)
(ACON) Trieste, 31 mar - MPB - Sul programma di lavoro della
Commissione europea l'europarlamentare Cinquestelle Marco Zullo,
impegnato in particolare nelle Commissioni agricoltura, mercato
interno, industria e sviluppo, ha posto in evidenza l'importanza
di essere presenti perchè, se si è assenti, in Europa si è
perdenti e non ci si può pensare di recuperare tappe mancate.
L'Europa segue un iter preciso per raccogliere le istanze dei
territori, nella catena che parte dai Comuni fino all'Ue occorre
farsi sentire, anche in senso lobbistico, al di là del colore di
appartenenza pena la perdita di importanti opportunità.
Si è quindi soffermato sulle tematiche relative ai settori
seguiti, agricoltura innanzitutto, con attenzione anche a quanto
attiene l'agroalimentare. Occorre decidere tra essere produttori
o trasformatori, e fare sintesi per sviluppare al meglio il
prodotto italiano, con particolare riguardo ai temi
dell'alimentazione. L'Europa può fare molto per educare il
cittadino ai valori della filiera, ponendo attenzione sui
processi produttivi che puntano non alla quantità ma alla qualità
e che costituiscono ancora un valore importante: investire
nell'educazione alimentare significa investire in un mercato che
può sostenere la realtà locale (ortofrutta, zone montane). Ha poi
avvertito: parlare di soluzioni tecnologiche per un sistema
sostenibile è un altro modo per parlare di ogm, l'importante è
cercare di non uni formarci, pena la perdita di valore aggiunto.
Noi non siamo contrari ai trattari internazionali, ma come sono
oggi strutturati non valorizzano la qualità, e cercano appigli
per scavalcare l'approccio di precauzione per la sicurezza
alimentare e in generale. Occorre quindi essere capaci di fare
rete, e creare filiere snelle non pressate dalla burocrazia.
Sul mercato interno, primo passo concreto verso il mercato unico,
occorrono regole per affrontare le nuove situazioni e i vuoti
legislativi, per esempio nel campo dell'economia collaborativa
(trasporti, agenda digitale) per evitare la formazione di
monopoli: l'approccio della Commissione, a suo avviso non tutela
il sistema produttivo europeo rispetto alle multinazionali che
non hanno come priorità la stessa qualità.
Ultimo tema, il Dieselgate, per dire come il sistema Europa abbia
favorito interessi economici anziché ambientali e di sviluppo
tecnologico e per sottolineare la necessità di rompere i
conflitti di interesse se si vuole sviluppare in modo sano e
robusto l'economia: il rapporto di trasparenza deve essere a
tutti i livelli, partendo dai Comuni fino all'Europa, pena
l'indebolimento in un mondo che corre veloce.
(immagini tv)
(segue)