CR: consegnata petizione a difesa dei pozzi artesiani
(ACON) Trieste, 4 apr - AB - Una petizione per la difesa dei
pozzi artesiani e contro l'obbligo di allacciamento
all'acquedotto è stata presentata in Consiglio regionale al
presidente Franco Iacop, presenti i consiglieri Cristian Sergo,
Mara Piccin e Mauro Travanut.
A illustrarne i contenuti il primo firmatario Paolo De Toni, che
ha messo in evidenza come a sottoscriverla siano stati 9.120
cittadini che manifestano la volontà di mantenere
l'approvvigionamento idrico potabile attraverso i pozzi artesiani
(fontane), come garantito dall'art. 93 del Regio Decreto
1775/1933. Queste firme si aggiungono alle 11.000 che furono
raccolte tre anni fa contro le strozzature dei pozzi e l'obbligo
del contatore alle fontane.
I firmatari respingono quindi l'impostazione del Tavolo Tecnico istituito dalla Giunta che vorrebbe imporre, in presenza di una rete di acquedotto pubblico esistente o in corso di realizzazione posto in capo a un Gestore del
servizio idrico integrato, l'allacciamento alla rete stessa da
parte di tutte le unità abitative nuove o esistenti e ammette
nuovi pozzi a uso civile potabile esclusivamente in assenza di
rete acquedottistica pubblica. Nuovi pozzi che comunque devono
essere dotati di saracinesca e contatore.
Si tratta, sempre a giudizio dei firmatari, di un provvedimento
antigiuridico e antipopolare e chiedono quindi che la materia dei
pozzi artesiani sia tolta dal Piano di tutela delle acque e che
venga riaperta una discussione serena in presenza di una
moratoria.
Il presidente Iacop, rimarcando che l'acqua è un bene comune -
non di alcuni - e come tale dev'essere trattato, ha assicurato la
trasmissione immediata alla competente Commissione affinché possa
aprirsi il confronto sui diversi aspetti che attengono alla
questione.
(foto, immagini tv)