AR: Revelant, opere pubbliche e private ostaggio della burocrazia
(ACON) Trieste, 4 apr - COM/AB - Sospeso il prelievo di ghiaia
per l'edilizia nel fiume Tagliamento a causa della nidificazione
degli uccelli fino ad agosto. Per la stessa ragione, bloccati i
lavori per la realizzazione di un muro protettivo per il
metanodotto. L'attesa opera di manutenzione agli argini del fiume
Tagliamento conclusa solo grazie alle clementi condizioni meteo:
se l'impresa non fosse riuscita a terminare gli interventi entro
l'inverno, la nidificazione avrebbe imposto uno stop di molti
mesi, come se gli uccelli necessitassero di un patentino per
capire dove nidificare, nemmeno ci trovassimo in pieno centro a
Milano. Emblematici questi tre casi del gemonese, che certificano
un processo in atto: un settore, quello dell'edilizia, già in
crisi, è ormai ostaggio di vincoli e scelte sconcertanti".
Così Roberto Revelant, consigliere regionale di Autonomia
Responsabile, nell'annunciare un'interrogazione sul "livello
grottesco raggiunto dal sistema. L'opera di protezione del
metanodotto non ancora completata vale circa 3 milioni di euro ed
è stata realizzata all'interno di un alveo, con tutti i rischi
che ne derivano. Aggiungo: l'opera è adiacente al percorso
autostradale, qualcuno propone quindi di sospendere il traffico
sull'arteria? È insostenibile che il nido di qualche volatile
condanni tutto alla paralisi, creando un problema enorme a chi
investe, oltre a non risolvere criticità per la sicurezza e la
pubblica incolumità. Clamoroso poi anche il caso del grillo raro
che blocca i lavori di ampliamento dei capannoni industriali del
Lisert, nel monfalconese: addirittura la stampa nazionale ci ha
dedicato ampi servizi, discettando di grilli, cavallette e altri
insetti. Vogliamo continuare a coprirci di ridicolo?".
Revelant chiude: "La politica deve avere coraggio ed essere
responsabile nel massimo rispetto per l'ambiente, ma non cediamo
al populismo verde o a interpretazioni rigide di direttive
europee. Alcuni burocrati sembrano ossessionati dall'idea di
ostacolare qualunque opera, proprio in un momento in cui c'è un
fortissimo bisogno di lavoro. Preserviamo l'ambiente ed evitiamo
cementificazioni inutili, ma quando un'opera serve, si deve fare,
senza inventare ostacoli".