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FI. Piccin, omnibus finanza ripesca chi ha sbagliato domande sport

04.04.2017
12:51
(ACON) Trieste, 4 apr - COM/MPB - "Il PD ha approvato una legge che legittima a cedere il governo della società Autovie, di cui si ha la proprietà, ai palazzi romani in barba a quella autonomia tanto difesa dai padri costituenti di questa Regione che ha caratterizzato la qualità delle nostre infrastrutture viarie e in barba alle tante promesse di difesa della specialità fatte nell'aula del Consiglio regionale in questi quattro anni di Governo di centro sinistra. A questo si somma una forte penalizzazione per il mondo dello sport".

Questo il commento di Mara Piccin (Forza Italia), relatrice di minoranza per le Disposizioni urgenti in materia di finanze.

"In commissione - ricorda Piccin - è stata inserita una norma per permettere a coloro i quali abbiano commesso errori nella fase di presentazione delle domande di contributo per le manifestazioni sportive, di avere un ulteriore lasso di tempo per ripresentare la domanda bloccando l'intero processo istruttorio. Oltre trecento associazioni sportive hanno presentato correttamente la domanda di contributo entro il 30 novembre 2016. Ora vengono permessi dei ripescaggi e la presentazione di nuove domande che hanno l'effetto di prolungare i tempi decisionali. Mi viene il dubbio che la campagna elettorale sia dietro l'angolo".

Per la consigliera forzista una soluzione più efficace e più efficiente poteva essere trovata: "Per quei pochi che avevano commesso errori e che avevano presentato domande per iniziative storiche e di pregio, come pare, - afferma la consigliera azzurra - si poteva intervenire in sede di assestamento di bilancio senza andare a compromettere la celerità del provvedimento per le altre 300 domande di contributo che verranno inevitabilmente penalizzate con ritardi ingiustificabili".

La consigliera pordenonese conclude: "La norma costituisce un pericoloso precedente che va a beneficio di pochi e a danno di molti. Non si capisce poi come verranno gestiti contributi fino a 50mila euro se il loro presidente non è riuscito a premere il giusto pulsante per inviare la richiesta di contributo". MPB