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M5S: Bianchi, Autovie Venete, politica sottomessa della Regione

04.04.2017
17:11
(ACON) Trieste, 4 apr - COM/RCM - La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Elena Bianchi interviene sulla bocciatura, in Aula della mozione sul futuro di Autovie Venete e sulla Newco da parte della Giunta regionale e della maggioranza di centrosinistra.

"Dal nostro punto di vista - spiega la Bianchi -, la concessione rappresenta certamente una fonte di entrate importanti per la Regione e dimostrazione di buona gestione. È meglio che i servizi di pubblica utilità siano sempre gestiti dal pubblico piuttosto che regalati ai privati che seguono logiche diverse, quasi sempre con effetti disastrosi per le tasche dei cittadini. La concessione, però, non ha nulla a che fare con la realizzazione della terza corsia dell'autostrada A4, come invece ha cercato di far intendere la presidente Serracchiani durante il suo intervento in Aula. Inoltre si sarebbe potuto trovare una soluzione più in house, evitando così l'intervento particolarmente invadente di Anas.

"Il problema vero ancora una volta riguarda la continua sottomissione della nostra Regione allo Stato. Da una parte la presidente impone riforme pesanti a livello locale, come quella sanitaria e quella delle Unioni territoriali intercomunali, per fare da apripista in Italia, dall'altra è pronta a cedere allo Stato risorse economiche importanti.

"Ancora una volta - sottolinea la Bianchi - dobbiamo constatare che questo Esecutivo regionale prediliga investire sul trasporto su gomma rispetto a quello ferroviario. Inoltre, ricordando con orgoglio in Aula gli interventi della sua Giunta a favore del settore ferroviario, la presidente si è presa da sola dei meriti che non sono assolutamente suoi.

"Quando ha rivendicato la velocizzazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste si è dimenticata, infatti, che sono passati tre anni e non è stato ancora presentato nemmeno uno studio di fattibilità dell'opera e che per le parti più importanti Rete ferroviaria italiana (Rfi) ripropone opere già presenti nei progetti precedenti bocciati dalla ministero dell'Ambiente. E per quanto concerne il raddoppio della Udine-Cervignano, ha scordato di dire che quest'opera sia prevista dal 2002 nell'intesa-quadro con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L'unica cosa che ha fatto la presidente per questa tratta è stato triplicare l'importo previsto per la sua realizzazione, passato da 190 milioni di euro a 540. Quando abbiamo chiesto all'assessore Santoro come mai si fosse arrivati a questa cifra, ci è stato risposto ufficialmente che l'importo è stato indicato da Rfi.

"Questo è il modo in cui intende 'tornare a essere speciali' questa Giunta. Roma chiede e noi eseguiamo e - conclude la consigliera del M5S - sulla vicenda Autovie Venete possiamo dire che stia accadendo la stessa cosa".