M5S: Bianchi, Autovie Venete, politica sottomessa della Regione
(ACON) Trieste, 4 apr - COM/RCM - La consigliera regionale del
MoVimento 5 Stelle Elena Bianchi interviene sulla bocciatura, in
Aula della mozione sul futuro di Autovie Venete e sulla Newco da
parte della Giunta regionale e della maggioranza di
centrosinistra.
"Dal nostro punto di vista - spiega la Bianchi -, la concessione
rappresenta certamente una fonte di entrate importanti per la
Regione e dimostrazione di buona gestione. È meglio che i servizi
di pubblica utilità siano sempre gestiti dal pubblico piuttosto
che regalati ai privati che seguono logiche diverse, quasi sempre
con effetti disastrosi per le tasche dei cittadini. La
concessione, però, non ha nulla a che fare con la realizzazione
della terza corsia dell'autostrada A4, come invece ha cercato di
far intendere la presidente Serracchiani durante il suo
intervento in Aula. Inoltre si sarebbe potuto trovare una
soluzione più in house, evitando così l'intervento
particolarmente invadente di Anas.
"Il problema vero ancora una volta riguarda la continua
sottomissione della nostra Regione allo Stato. Da una parte la
presidente impone riforme pesanti a livello locale, come quella
sanitaria e quella delle Unioni territoriali intercomunali, per
fare da apripista in Italia, dall'altra è pronta a cedere allo
Stato risorse economiche importanti.
"Ancora una volta - sottolinea la Bianchi - dobbiamo constatare
che questo Esecutivo regionale prediliga investire sul trasporto
su gomma rispetto a quello ferroviario. Inoltre, ricordando con
orgoglio in Aula gli interventi della sua Giunta a favore del
settore ferroviario, la presidente si è presa da sola dei meriti
che non sono assolutamente suoi.
"Quando ha rivendicato la velocizzazione della linea ferroviaria
Venezia-Trieste si è dimenticata, infatti, che sono passati tre
anni e non è stato ancora presentato nemmeno uno studio di
fattibilità dell'opera e che per le parti più importanti Rete
ferroviaria italiana (Rfi) ripropone opere già presenti nei
progetti precedenti bocciati dalla ministero dell'Ambiente. E per
quanto concerne il raddoppio della Udine-Cervignano, ha scordato
di dire che quest'opera sia prevista dal 2002 nell'intesa-quadro
con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L'unica
cosa che ha fatto la presidente per questa tratta è stato
triplicare l'importo previsto per la sua realizzazione, passato
da 190 milioni di euro a 540. Quando abbiamo chiesto
all'assessore Santoro come mai si fosse arrivati a questa cifra,
ci è stato risposto ufficialmente che l'importo è stato indicato
da Rfi.
"Questo è il modo in cui intende 'tornare a essere speciali'
questa Giunta. Roma chiede e noi eseguiamo e - conclude la
consigliera del M5S - sulla vicenda Autovie Venete possiamo dire
che stia accadendo la stessa cosa".