FdI/AN: Ciriani, incentivi assunzioni, dare aziende soldi promessi
(ACON) Trieste, 4 apr - COM/MPB - "Da tre anni attendono
incentivi che gli erano stati promessi in cambio di
stabilizzazioni e assunzioni. Peccato che dal momento in cui la
competenza sul lavoro, una delle più importanti per l'ente
intermedio, è stata trasferita dalla Provincia all'Agenzia per il
lavoro regionale, dei soldi promessi non abbiano più visto un
solo centesimo".
A sollevare il caso, e a volerci vedere chiaro, è il consigliere
regionale di Fratelli d'Italia/Alleanza Nazionale Luca Ciriani,
proponente un emendamento al disegno di legge 197
"Disposizioni per il sostegno all'occupabilità dei giovani -
AttivaGiovani - e per il sostegno all'assunzione con contratti di
lavoro subordinato di prestatori di lavoro accessorio" chiedendo
siano liquidati alle aziende del Pordenonese gli incentivi per
l'occupazione promessi nel 2014 e mai liquidati: circa 1 milione
e mezzo di euro per un migliaio di lavoratori stabilizzati.
"Sulla base di quanto previsto dalla legge regionale 18 del 2005
- la cosiddetta legge Cosolini, che prevede anche contributi per
chi trasforma contratti precari in contratti a tempo
indeterminato - l'Amministrazione regionale è autorizzata a
liquidare gli incentivi già ammessi a contributo ma mai erogati
per esaurimento delle risorse disponibili. Nella sola destra
Tagliamento, per quanto sono venuto a conoscenza attraverso
quanto comunicato dalle associazioni datoriali, per quanto
riguarda il solo 2014, si tratta complessivamente di circa 1
milione e mezzo di euro che decine di aziende ancora attendono.
Soldi di cui, nonostante le promesse fatte e garantendo in cambio
in totale un migliaio fra stabilizzazioni e assunzioni, a fronte
di 1.500 richieste inoltrate al Centro per l'impiego, non hanno
ancora visto un solo centesimo" osserva il consigliere di Fdi/AN.
"Auspico che la Regione provveda quanto prima a ristorare quanto
dovuto mettendo fine a una situazione che è figlia, come accaduto
in altre circostanze, della fretta di questa Giunta regionale nel
volere a tutti i costi sopprimere un ente che, a detta dei più,
funzionava a meraviglia proprio per quel che concerne le
politiche del lavoro, appropriandosi delle sue funzioni. Motivo
che ha generato malcontento sia fra i lavoratori, sia fra gli
imprenditori stessi", conclude Ciriani.