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CR: AttivaGiovani-lavoro accessorio, rel. maggioranza Gratton (8)

04.04.2017
17:16
(ACON) Trieste, 4 apr - RCM - Per il sostegno all'occupabilità dei giovani (AttivaGiovani) e all'assunzione di prestatori di lavoro accessorio attraverso contratti di lavoro subordinato, era già stato anticipato in sede di legge di stabilità un accantonamento ad hoc.

Lo ha ricordato all'Aula Alessio Gratton (Sel-FVG), relatore di maggioranza per il disegno di legge che oggi ne delinea le disposizioni.

La norma proposta - ha così spiegato - interviene a favore dei Neet (Not in education, employment or training, ovvero non impegnati nello studio, nel lavoro o nella formazione professionale): ragazzi d'età compresa tra i 18 e i 29 anni, che nei 12 mesi antecedenti l'intervento non abbiano svolto attività lavorative e non abbiano usufruito di percorsi formativi finalizzati al rilascio di un titolo di studio. Lo scopo è favorire la loro potenziale occupabilità tramite la costruzione di reti a livello locale tra soggetti pubblici, associazioni del terzo settore, enti di formazione professionale e aziende. Queste reti avranno la funzione di elaborare efficaci strategie per intercettare i Neet, prevedendo di offrire agli stessi percorsi formativi di tipo esperienziale, al fine di migliorare le competenze di tipo tecnico-professionali e di consentire al giovane di offrire uno specifico servizio alla comunità locale o produttiva di appartenenza.

Si sta parlando di persone che risultano difficili da "tracciare" dal sistema classico della formazione/istruzione e dei servizi per il lavoro - ha detto ancora Gratton -, anche per una scarsa propensione autonoma ad avvicinarsi ai servizi territoriali. Quindi risulta necessario immaginare interventi integrati.

Nel 2016, risulta che oltre il 30% delle persone attivate attraverso il progetto Pipol hanno un'occupazione. In particolar modo i tirocini sono una delle misure più efficaci, in quanto oltre il 60% dei tirocinanti trova lavoro nella stessa impresa o in un settore affine. Per questi motivi, AttivaGiovani vuole essere un completamento dell'offerta di Pipol, non un'alternativa. Di fatto - ha chiosato il relatore -, uno strumento che mancava. AttivaGiovani ha l'ambizione di coinvolgere nel prossimo triennio circa 1.200 giovani, con un impegno finanziario di 4,5 milioni di euro tra Fondo comunitario e Regione.

La seconda parte della norma riguarda il sostegno all'occupazione attraverso strumenti di finanziamento che consentano l'assunzione con contratti di lavoro subordinato di prestatori di lavoro accessorio. In pratica, si intende favorire nel 2017 i cosiddetti "voucheristi intensivi", ovvero coloro che nel 2016 hanno percepito da un singolo committente almeno 1.000 euro a titolo di compenso per prestazioni di lavoro accessorio, attraverso contratti a tempo determinato per la durata di almeno sei mesi o a tempo indeterminato con lo stesso datore di lavoro che li ha remunerati nel 2016.

La norma - ha spiegato in questo caso Gratton - nasce come misura sperimentale prima della decisione del Governo di abolire i voucher del tutto, con una motivazione sensata e forte: considerato l'alto tasso di utilizzo di questi buoni lavoro nella nostra regione, proviamo a vedere se, incentivando economicamente la sottoscrizione di formule contrattuali, possiamo dare risposte concrete ai lavoratori, evitando loro per un ragionevole periodo di tempo (almeno sei mesi) l'incertezza lavorativa. Intendo evitare appositamente giudizi di merito sullo strumento del lavoro accessorio, demandandolo in altre sedi in quanto non è questo il tema della legge - ha sottolineato -. Penso inoltre che questo strumento ci permetterà di avere una stima di quanti, in passato, sono stati i casi di abuso del lavoro accessorio, dando evidenza di quante volte si trattasse di un vero rapporto di lavoro e quante no.

(immagini tv)

(segue)