CR: AttivaGiovani-lavoro accessorio, rel. maggioranza Gratton (8)
(ACON) Trieste, 4 apr - RCM - Per il sostegno all'occupabilità
dei giovani (AttivaGiovani) e all'assunzione di prestatori di
lavoro accessorio attraverso contratti di lavoro subordinato, era
già stato anticipato in sede di legge di stabilità un
accantonamento ad hoc.
Lo ha ricordato all'Aula Alessio Gratton (Sel-FVG), relatore di
maggioranza per il disegno di legge che oggi ne delinea le
disposizioni.
La norma proposta - ha così spiegato - interviene a favore dei
Neet (Not in education, employment or training, ovvero non
impegnati nello studio, nel lavoro o nella formazione
professionale): ragazzi d'età compresa tra i 18 e i 29 anni, che
nei 12 mesi antecedenti l'intervento non abbiano svolto attività
lavorative e non abbiano usufruito di percorsi formativi
finalizzati al rilascio di un titolo di studio. Lo scopo è
favorire la loro potenziale occupabilità tramite la costruzione
di reti a livello locale tra soggetti pubblici, associazioni del
terzo settore, enti di formazione professionale e aziende. Queste
reti avranno la funzione di elaborare efficaci strategie per
intercettare i Neet, prevedendo di offrire agli stessi percorsi
formativi di tipo esperienziale, al fine di migliorare le
competenze di tipo tecnico-professionali e di consentire al
giovane di offrire uno specifico servizio alla comunità locale o
produttiva di appartenenza.
Si sta parlando di persone che risultano difficili da "tracciare"
dal sistema classico della formazione/istruzione e dei servizi
per il lavoro - ha detto ancora Gratton -, anche per una scarsa
propensione autonoma ad avvicinarsi ai servizi territoriali.
Quindi risulta necessario immaginare interventi integrati.
Nel 2016, risulta che oltre il 30% delle persone attivate
attraverso il progetto Pipol hanno un'occupazione. In particolar
modo i tirocini sono una delle misure più efficaci, in quanto
oltre il 60% dei tirocinanti trova lavoro nella stessa impresa o
in un settore affine. Per questi motivi, AttivaGiovani vuole
essere un completamento dell'offerta di Pipol, non
un'alternativa. Di fatto - ha chiosato il relatore -, uno
strumento che mancava. AttivaGiovani ha l'ambizione di
coinvolgere nel prossimo triennio circa 1.200 giovani, con un
impegno finanziario di 4,5 milioni di euro tra Fondo comunitario
e Regione.
La seconda parte della norma riguarda il sostegno all'occupazione
attraverso strumenti di finanziamento che consentano l'assunzione
con contratti di lavoro subordinato di prestatori di lavoro
accessorio. In pratica, si intende favorire nel 2017 i cosiddetti
"voucheristi intensivi", ovvero coloro che nel 2016 hanno
percepito da un singolo committente almeno 1.000 euro a titolo di
compenso per prestazioni di lavoro accessorio, attraverso
contratti a tempo determinato per la durata di almeno sei mesi o
a tempo indeterminato con lo stesso datore di lavoro che li ha
remunerati nel 2016.
La norma - ha spiegato in questo caso Gratton - nasce come misura
sperimentale prima della decisione del Governo di abolire i
voucher del tutto, con una motivazione sensata e forte:
considerato l'alto tasso di utilizzo di questi buoni lavoro nella
nostra regione, proviamo a vedere se, incentivando economicamente
la sottoscrizione di formule contrattuali, possiamo dare risposte
concrete ai lavoratori, evitando loro per un ragionevole periodo
di tempo (almeno sei mesi) l'incertezza lavorativa. Intendo
evitare appositamente giudizi di merito sullo strumento del
lavoro accessorio, demandandolo in altre sedi in quanto non è
questo il tema della legge - ha sottolineato -. Penso inoltre che
questo strumento ci permetterà di avere una stima di quanti, in
passato, sono stati i casi di abuso del lavoro accessorio, dando
evidenza di quante volte si trattasse di un vero rapporto di
lavoro e quante no.
(immagini tv)
(segue)