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Sel-FVG: Lauri, dopo abolizione voucher si è creato un vuoto

04.04.2017
18:22
(ACON) Trieste, 4 apr - COM/AB - "E' innegabile che le imprese abbiano abusato dei voucher: da strumento di lavoro occasionale per poche categorie, sono diventati in molti casi l'unica forma di lavoro conosciuta per una platea vasta di lavoratori a cominciare dai giovani. Per questo tre milioni di firme sacrosante; per questo poi lo stop. Peccato che oggi non sia però contemplato il modo con cui ricorrere al lavoro occasionale, e di questo in una società complessa vi è necessità. Governo e Parlamento ora dovranno rimediare perché ancora una volta si è passati da un eccesso all'altro".

Lo ha dichiarato Giulio Lauri, consigliere di Sel per il FVG, intervenendo in Aula nel dibattito sulle tre mozioni che chiedevano alla Giunta di intervenire sul Governo per trovare una soluzione al vuoto normativo lasciato dall'abolizione totale dei voucher.

"E' la quantità che distingue l'uso regolare dall'abuso e in questo caso i dati del Rapporto Uil 2016 parlano chiaro: nel 2008, anno in cui i voucher sono stati introdotti quale strumento per far emergere il nero e regolarizzare situazioni emergenziali e transitorie, sono stati venduti 535.985 voucher mentre nel 2016 siamo arrivati a più di 145 milioni. Se leggiamo i dati dei settori merceologici di utilizzo, quelli per cui sono stati concepiti quali giardinaggio e lavori domestici (4,2%), manifestazioni sportive e culturali (3,8%), lavori agricoli (1,9%) ritroviamo cifre marginali se invece andiamo su ambiti quali turismo (15,2%), commercio (16,2%) e altri settori (42,2%) le cifre crescono in maniera incontrollata. Incrociando il dato riguardante l'età media che si è drasticamente abbassata, passando da over 50 a under 29 ci rendiamo conto che c'è un'intera generazione che non ha conosciuto altra forma di retribuzione e questa" - ha concluso Lauri - ed è una vera e propria tragedia".