Sel-FVG: Lauri, dopo abolizione voucher si è creato un vuoto
(ACON) Trieste, 4 apr - COM/AB - "E' innegabile che le imprese
abbiano abusato dei voucher: da strumento di lavoro occasionale
per poche categorie, sono diventati in molti casi l'unica forma
di lavoro conosciuta per una platea vasta di lavoratori a
cominciare dai giovani. Per questo tre milioni di firme
sacrosante; per questo poi lo stop. Peccato che oggi non sia però
contemplato il modo con cui ricorrere al lavoro occasionale, e di
questo in una società complessa vi è necessità. Governo e
Parlamento ora dovranno rimediare perché ancora una volta si è
passati da un eccesso all'altro".
Lo ha dichiarato Giulio Lauri, consigliere di Sel per il FVG,
intervenendo in Aula nel dibattito sulle tre mozioni che
chiedevano alla Giunta di intervenire sul Governo per trovare una
soluzione al vuoto normativo lasciato dall'abolizione totale dei
voucher.
"E' la quantità che distingue l'uso regolare dall'abuso e in
questo caso i dati del Rapporto Uil 2016 parlano chiaro: nel
2008, anno in cui i voucher sono stati introdotti quale strumento
per far emergere il nero e regolarizzare situazioni emergenziali
e transitorie, sono stati venduti 535.985 voucher mentre nel 2016
siamo arrivati a più di 145 milioni. Se leggiamo i dati dei
settori merceologici di utilizzo, quelli per cui sono stati
concepiti quali giardinaggio e lavori domestici (4,2%),
manifestazioni sportive e culturali (3,8%), lavori agricoli
(1,9%) ritroviamo cifre marginali se invece andiamo su ambiti
quali turismo (15,2%), commercio (16,2%) e altri settori (42,2%)
le cifre crescono in maniera incontrollata. Incrociando il dato
riguardante l'età media che si è drasticamente abbassata,
passando da over 50 a under 29 ci rendiamo conto che c'è
un'intera generazione che non ha conosciuto altra forma di
retribuzione e questa" - ha concluso Lauri - ed è una vera e
propria tragedia".