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CR: demanio marittimo regionale, rel. maggioranza Gratton (4)

05.04.2017
15:47
(ACON) Trieste, 5 apr - RCM - L'Aula ha iniziato ad affrontare una serie di nuove disposizioni contenute nel disegno di legge n. 195 in materia di demanio marittimo e demanio stradale regionali, nonché modifiche alle leggi regionali 28/2002, 22/2006 e 17/2009 sui Consorzi di bonifica, sul demanio marittimo statale con finalità turistico-ricreative e sul demanio idrico regionale.

Il relatore di maggioranza del ddl 195, Alessio Gratton (Sel-FVG), ha spiegato che, analogamente a quanto avvenuto a livello statale, il legislatore regionale è intervenuto prorogando la durata delle concessioni demaniali sia con riguardo ai beni del demanio marittimo statale, sia ai beni del demanio marittimo regionale (laguna di Marano e Grado). La proroga della durata delle concessioni relative a beni del demanio marittimo statale trova la sua fonte nella LR 22/2006. La disciplina attualmente vigente stabilisce che le concessioni in essere al 28 ottobre 2010 e in scadenza entro il 31 dicembre 2015 sono prorogate fino al 31 dicembre 2020. Le concessioni cui la norma fa riferimento sono quelle con finalità turistico-ricreativa, a uso diportistico, cantieristica e altri usi del demanio marittimo, con esclusione espressa di quelle con finalità di pesca e acquacoltura.

Quando diciamo di voler favorire investimenti e innovazione in tutti i comparti insistenti sul demanio - ha commentato Gratton - il ragionamento fa parte di un disegno complessivo, consapevoli delle occasioni perse e del ruolo ricoperto fino a oggi dagli operatori già presenti nel territorio che, nonostante tutto, hanno investito con l'obiettivo di dare propulsione al comparto. Propulsione su cui bisognerà insistere a cominciare dalla valorizzazione delle aree demaniali che finora sono state improduttive, con l'ausilio dei nuovi strumenti urbanistici che i Comuni costieri in primis stanno approntando in questi mesi (nonché la revisione del Piano di utilizzo del demanio), favorendo una mappatura delle concessioni disponibili e andando a vigilare su quelle già concesse affinché realizzino il Piano per le quali sono state affidate.

Siamo pienamente convinti - ha aggiunto l'esponente di Sel-FVG - dell'operazione che con questo disegno di legge stiamo affrontando, certi di dare risposte efficaci agli operatori soprattutto in vista del 31 dicembre 2020 e consapevoli che, in caso di inazione, verrebbe a crearsi un effetto "Far West" a suon di tribunali che metterebbero in seria crisi la continuità delle attività imprenditoriali insistenti sul demanio e così l'intero comparto economico regionale. Con la speranza, mai celata, di poter tornare a mettervi mano tra qualche mese in un quadro meglio definito ma con una base già solida.

L'aumento della durata delle concessioni, la semplificazione amministrativa e la certezza nei tempi delle procedure, il riconoscimento economico, la clausola sociale per i lavoratori dei concessionari uscenti e l'attivazione di strumenti partecipativi per la condivisione delle scelte non sono temi da poco e su cui possiamo migliorare - ha chiosato Gratton -, ma su cui già nutriamo fiducia e consapevolezza, senza andare alla ricerca di una boutade elettorale che avrebbe il solo scopo di farci impugnare la legge e di non fornire adeguati strumenti sui quali poter operare con sicurezza.

(immagini tv)

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