CR: demanio marittimo regionale, rel. maggioranza Gratton (4)
(ACON) Trieste, 5 apr - RCM - L'Aula ha iniziato ad affrontare
una serie di nuove disposizioni contenute nel disegno di legge n.
195 in materia di demanio marittimo e demanio stradale regionali,
nonché modifiche alle leggi regionali 28/2002, 22/2006 e 17/2009
sui Consorzi di bonifica, sul demanio marittimo statale con
finalità turistico-ricreative e sul demanio idrico regionale.
Il relatore di maggioranza del ddl 195, Alessio Gratton
(Sel-FVG), ha spiegato che, analogamente a quanto avvenuto a
livello statale, il legislatore regionale è intervenuto
prorogando la durata delle concessioni demaniali sia con riguardo
ai beni del demanio marittimo statale, sia ai beni del demanio
marittimo regionale (laguna di Marano e Grado). La proroga della
durata delle concessioni relative a beni del demanio marittimo
statale trova la sua fonte nella LR 22/2006. La disciplina
attualmente vigente stabilisce che le concessioni in essere al 28
ottobre 2010 e in scadenza entro il 31 dicembre 2015 sono
prorogate fino al 31 dicembre 2020. Le concessioni cui la norma
fa riferimento sono quelle con finalità turistico-ricreativa, a
uso diportistico, cantieristica e altri usi del demanio
marittimo, con esclusione espressa di quelle con finalità di
pesca e acquacoltura.
Quando diciamo di voler favorire investimenti e innovazione in
tutti i comparti insistenti sul demanio - ha commentato Gratton -
il ragionamento fa parte di un disegno complessivo, consapevoli
delle occasioni perse e del ruolo ricoperto fino a oggi dagli
operatori già presenti nel territorio che, nonostante tutto,
hanno investito con l'obiettivo di dare propulsione al comparto.
Propulsione su cui bisognerà insistere a cominciare dalla
valorizzazione delle aree demaniali che finora sono state
improduttive, con l'ausilio dei nuovi strumenti urbanistici che i
Comuni costieri in primis stanno approntando in questi mesi
(nonché la revisione del Piano di utilizzo del demanio),
favorendo una mappatura delle concessioni disponibili e andando a
vigilare su quelle già concesse affinché realizzino il Piano per
le quali sono state affidate.
Siamo pienamente convinti - ha aggiunto l'esponente di Sel-FVG -
dell'operazione che con questo disegno di legge stiamo
affrontando, certi di dare risposte efficaci agli operatori
soprattutto in vista del 31 dicembre 2020 e consapevoli che, in
caso di inazione, verrebbe a crearsi un effetto "Far West" a suon
di tribunali che metterebbero in seria crisi la continuità delle
attività imprenditoriali insistenti sul demanio e così l'intero
comparto economico regionale. Con la speranza, mai celata, di
poter tornare a mettervi mano tra qualche mese in un quadro
meglio definito ma con una base già solida.
L'aumento della durata delle concessioni, la semplificazione
amministrativa e la certezza nei tempi delle procedure, il
riconoscimento economico, la clausola sociale per i lavoratori
dei concessionari uscenti e l'attivazione di strumenti
partecipativi per la condivisione delle scelte non sono temi da
poco e su cui possiamo migliorare - ha chiosato Gratton -, ma su
cui già nutriamo fiducia e consapevolezza, senza andare alla
ricerca di una boutade elettorale che avrebbe il solo scopo di
farci impugnare la legge e di non fornire adeguati strumenti sui
quali poter operare con sicurezza.
(immagini tv)
(segue)