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CR: demanio marittimo regionale, rel. minoranza Cargnelutti (5)

05.04.2017
15:48
(ACON) Trieste, 5 apr - RCM - E' giusto riconoscere che si tratta di un provvedimento importante e dovuto - ha esordito il relatore di minoranza del ddl n. 195, Paride Cargnelutti (AP) -. Era necessario arrivare a una legge per aggiornare la normativa regionale vigente, anche per quanto riguarda la delicata partita delle concessioni demaniali.

I compiti affidati ai Comuni, per Cargnelutti devono trovare conforto in adeguati mezzi e bisogna tutelare quegli operatori che, in vari decenni di sforzi imprenditoriali, hanno dato significativo impulso turistico, e dunque socio-economico, alle aree gestite in concessione. Tutto ciò dovrà avvenire con un adeguato miglioramento e ampliamento dei servizi offerti, garantendo le condizioni affinché gli investimenti, oltre che valorizzare l'aspetto ambientale, possano essere realizzati senza costringere gli operatori a scaricare i maggiori costi sulle tariffe finali praticate ai turisti.

Inoltre le norme, pur stimolando l'innovazione e la concorrenza, dovranno mirare a proteggere il valore che in tanti anni di attività è stato prodotto dagli attuali concessionari. Il disegno di legge n. 195 persegue in parte questi obbiettivi. Gli indennizzi al concessionario uscente, il valore dei quali dovrà essere indicato nell'avviso predisposto nell'ambito di procedure a evidenza pubblica, sono un obiettivo importante a tutto vantaggio della qualità dei servizi. Il rilascio della nuova concessione, infatti, sarà subordinato al pagamento dell'indennizzo, che sarà determinato considerando precisi fattori. La durata delle concessioni turistico-ricreative sul demanio marittimo statale gestito dalla Regione sarà estesa a 40 anni (al posto degli attuali 20). Inoltre, in un quadro di procedure amministrative semplificate, sarà la Regione a determinare gli importi dei canoni di concessione, attualmente definiti da tabelle statali. Anche il coinvolgimento delle associazioni sportive, ricreative e sociali senza scopo di lucro nella cura di aree di particolare pregio contribuirà a una migliore conservazione del patrimonio naturalistico costiero.

Il raggiungimento di tutti questi obiettivi - ha spiegato ancora Cargnelutti - è legato alla bontà e appropriatezza delle norme delegificate. In II Commissione si è riusciti a migliorare in alcune parti il disegno di legge, che è stato arricchito di una clausola sociale per assicurare la stabilità occupazionale nel subentro fra vecchio e nuovo titolare della concessione. Resta l'ipoteca che, nel rispetto del principio che prevede, qualora si trasferiscano funzioni amministrative dalla Regione alle autonomie locali, che ciò avvenga garantendo anche il corrispondente trasferimento di risorse economiche e umane, è evidente che in questa legislatura il sistema non ha funzionato perfettamente, con i problemi applicativi che anche questa legge proporrà. Su questi temi, presenteremo opportuni emendamenti.

(immagini tv)

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