CR: demanio marittimo regionale, rel. minoranza Cargnelutti (5)
(ACON) Trieste, 5 apr - RCM - E' giusto riconoscere che si
tratta di un provvedimento importante e dovuto - ha esordito il
relatore di minoranza del ddl n. 195, Paride Cargnelutti (AP) -.
Era necessario arrivare a una legge per aggiornare la normativa
regionale vigente, anche per quanto riguarda la delicata partita
delle concessioni demaniali.
I compiti affidati ai Comuni, per Cargnelutti devono trovare
conforto in adeguati mezzi e bisogna tutelare quegli operatori
che, in vari decenni di sforzi imprenditoriali, hanno dato
significativo impulso turistico, e dunque socio-economico, alle
aree gestite in concessione. Tutto ciò dovrà avvenire con un
adeguato miglioramento e ampliamento dei servizi offerti,
garantendo le condizioni affinché gli investimenti, oltre che
valorizzare l'aspetto ambientale, possano essere realizzati senza
costringere gli operatori a scaricare i maggiori costi sulle
tariffe finali praticate ai turisti.
Inoltre le norme, pur stimolando l'innovazione e la concorrenza,
dovranno mirare a proteggere il valore che in tanti anni di
attività è stato prodotto dagli attuali concessionari. Il disegno
di legge n. 195 persegue in parte questi obbiettivi. Gli
indennizzi al concessionario uscente, il valore dei quali dovrà
essere indicato nell'avviso predisposto nell'ambito di procedure
a evidenza pubblica, sono un obiettivo importante a tutto
vantaggio della qualità dei servizi. Il rilascio della nuova
concessione, infatti, sarà subordinato al pagamento
dell'indennizzo, che sarà determinato considerando precisi
fattori. La durata delle concessioni turistico-ricreative sul
demanio marittimo statale gestito dalla Regione sarà estesa a 40
anni (al posto degli attuali 20). Inoltre, in un quadro di
procedure amministrative semplificate, sarà la Regione a
determinare gli importi dei canoni di concessione, attualmente
definiti da tabelle statali. Anche il coinvolgimento delle
associazioni sportive, ricreative e sociali senza scopo di lucro
nella cura di aree di particolare pregio contribuirà a una
migliore conservazione del patrimonio naturalistico costiero.
Il raggiungimento di tutti questi obiettivi - ha spiegato ancora
Cargnelutti - è legato alla bontà e appropriatezza delle norme
delegificate. In II Commissione si è riusciti a migliorare in
alcune parti il disegno di legge, che è stato arricchito di una
clausola sociale per assicurare la stabilità occupazionale nel
subentro fra vecchio e nuovo titolare della concessione. Resta
l'ipoteca che, nel rispetto del principio che prevede, qualora si
trasferiscano funzioni amministrative dalla Regione alle
autonomie locali, che ciò avvenga garantendo anche il
corrispondente trasferimento di risorse economiche e umane, è
evidente che in questa legislatura il sistema non ha funzionato
perfettamente, con i problemi applicativi che anche questa legge
proporrà. Su questi temi, presenteremo opportuni emendamenti.
(immagini tv)
(segue)