M5S: sosp. Punto nascita Latisana suicidio anche economico
(ACON) Trieste, 5 apr - "La Giunta Serracchiani prende tempo
anche sulle ricadute economiche riguardanti la sospensione del
Punto nascita e della pediatria di Latisana. Il fatto, rivelato
oggi in Aula dall'assessore Telesca, che l'AAS2 Bassa Friulana-
Isontina non disponga ancora di un completo flusso informativo
che possa rappresentare in maniera definitiva 12 mesi di analisi
è solamente un paravento per continuare a non assumersi le
proprie responsabilità. Sul caso Latisana abbiamo ricevuto
l'ennesima non risposta da parte dell'Esecutivo regionale che
continua a collezionare figuracce".
Il commento è del consigliere del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai
alla risposta dell'assessore Telesca a una sua interrogazione.
"I dati dei ricoveri, che abbiamo potuto consultare grazie a una
richiesta di accesso agli atti - afferma Ussai - rivelano
chiaramente che a Latisana c'è stata una riduzione di circa 1.000
ricoveri nell'area materno-infantile a fronte di un aumento di
soli 200 ricoveri a Palmanova, dove è stato deciso di mantenere
il Punto nascita e la pediatria nonostante la vicinanza degli
ospedali di Udine e Monfalcone che offrono servizi analoghi. In
sostanza si registra un travaso di pazienti di appena il 20%".
"Dato che i costi fissi di gestione e il bisogno di salute della
Bassa friulana sono rimasti invariati e i Cap non hanno certo
sopperito a questi ricoveri, appare evidente che l'AAS2 ha perso
un sacco di soldi perché l'attività di ricovero si è spostata in
altre aziende, in molti casi del vicino Veneto - accusa il
consigliere regionale del M5S. Se aggiungiamo i costi per i
continui trasporti e per il personale impiegato, la
ristrutturazione in corso dell'area materno-infantile di
Palmanova ancora non a norma, mentre a Latisana è presente
un'area materno-infantile nuova e moderna che tuttora rimane
chiusa e che non è mai stata inaugurata, possiamo serenamente
affermare che l'avere spogliato il territorio di un servizio
fondamentale quale l'area materno-infantile è stato un suicidio
anche dal punto di vista economico".
"Alla luce di questi risultati, in qualsiasi azienda, pubblica o
privata, un direttore generale che si fosse assunto l'onere di
approvare quel decreto di sospensione sarebbe già stato mandato a
casa, e assieme a lui anche chi si è ostinano a difendere questo
direttore generale non assumendosi la responsabilità politica
della scelta fatta e non mantenendo l'impegno preso con i sindaci
dell'Uti Bassa friulana - rimarca Ussai. L'estate sta per
arrivare e ci troveremo anche quest'anno a sballottare in giro
per il Friuli Venezia Giulia in ambulanza centinaia di bambini,
magari turisti, perché all'ospedale di Latisana sono stati tolti
dei reparti. Ci auguriamo, ovviamente, che non si verifichino mai
eventi avversi in conseguenza di queste decisioni e di queste
non-decisioni. In caso contrario, qualcuno ne dovrà rispondere".
"Infine, visto che la legislatura sta volgendo al termine, di
fronte a scelte che si sono dimostrate illogiche e scellerate,
invece di difenderle arrampicandosi sugli specchi, la Giunta
Serracchiani dovrebbe fare un bagno di umiltà e soprattutto -
conclude il consigliere pentastellato - mettersi al lavoro per
porre rimedio quanto prima a questi gravi errori".