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M5S: sosp. Punto nascita Latisana suicidio anche economico

05.04.2017
17:14
(ACON) Trieste, 5 apr - "La Giunta Serracchiani prende tempo anche sulle ricadute economiche riguardanti la sospensione del Punto nascita e della pediatria di Latisana. Il fatto, rivelato oggi in Aula dall'assessore Telesca, che l'AAS2 Bassa Friulana- Isontina non disponga ancora di un completo flusso informativo che possa rappresentare in maniera definitiva 12 mesi di analisi è solamente un paravento per continuare a non assumersi le proprie responsabilità. Sul caso Latisana abbiamo ricevuto l'ennesima non risposta da parte dell'Esecutivo regionale che continua a collezionare figuracce".

Il commento è del consigliere del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai alla risposta dell'assessore Telesca a una sua interrogazione.

"I dati dei ricoveri, che abbiamo potuto consultare grazie a una richiesta di accesso agli atti - afferma Ussai - rivelano chiaramente che a Latisana c'è stata una riduzione di circa 1.000 ricoveri nell'area materno-infantile a fronte di un aumento di soli 200 ricoveri a Palmanova, dove è stato deciso di mantenere il Punto nascita e la pediatria nonostante la vicinanza degli ospedali di Udine e Monfalcone che offrono servizi analoghi. In sostanza si registra un travaso di pazienti di appena il 20%". "Dato che i costi fissi di gestione e il bisogno di salute della Bassa friulana sono rimasti invariati e i Cap non hanno certo sopperito a questi ricoveri, appare evidente che l'AAS2 ha perso un sacco di soldi perché l'attività di ricovero si è spostata in altre aziende, in molti casi del vicino Veneto - accusa il consigliere regionale del M5S. Se aggiungiamo i costi per i continui trasporti e per il personale impiegato, la ristrutturazione in corso dell'area materno-infantile di Palmanova ancora non a norma, mentre a Latisana è presente un'area materno-infantile nuova e moderna che tuttora rimane chiusa e che non è mai stata inaugurata, possiamo serenamente affermare che l'avere spogliato il territorio di un servizio fondamentale quale l'area materno-infantile è stato un suicidio anche dal punto di vista economico". "Alla luce di questi risultati, in qualsiasi azienda, pubblica o privata, un direttore generale che si fosse assunto l'onere di approvare quel decreto di sospensione sarebbe già stato mandato a casa, e assieme a lui anche chi si è ostinano a difendere questo direttore generale non assumendosi la responsabilità politica della scelta fatta e non mantenendo l'impegno preso con i sindaci dell'Uti Bassa friulana - rimarca Ussai. L'estate sta per arrivare e ci troveremo anche quest'anno a sballottare in giro per il Friuli Venezia Giulia in ambulanza centinaia di bambini, magari turisti, perché all'ospedale di Latisana sono stati tolti dei reparti. Ci auguriamo, ovviamente, che non si verifichino mai eventi avversi in conseguenza di queste decisioni e di queste non-decisioni. In caso contrario, qualcuno ne dovrà rispondere". "Infine, visto che la legislatura sta volgendo al termine, di fronte a scelte che si sono dimostrate illogiche e scellerate, invece di difenderle arrampicandosi sugli specchi, la Giunta Serracchiani dovrebbe fare un bagno di umiltà e soprattutto - conclude il consigliere pentastellato - mettersi al lavoro per porre rimedio quanto prima a questi gravi errori".