CR: approvato ddl demanio marittimo regionale (7)
(ACON) Trieste, 5 apr - RCM - Il disegno di legge n. 195 è
stato approvato con 17 voti favorevoli del centrosinistra e 12
astensioni di AP, FI, M5S e AR.
Così alcune delle modifiche al testo base:
non Pul (Piano di utilizzazione lagunare), ma Pudmar (Piano di
utilizzo del demanio marittimo regionale) in accoglimento della
richiesta giunta dal Comune di Grado per meglio specificare che
il Piano di utilizzo si riferisce esclusivamente ai beni del
demanio marittimo regionale (emendamento Gratton-Sel FVG e altri).
Ascoltare anche il parere dei Consorzi di bonifica nel rilascio
della concessione, accogliendo così un'esigenza sollevata dai
Consorzi stessi (emendamento assessore Peroni).
Prevedere che le manifestazioni organizzate da enti pubblici o
associazioni senza scopo di lucro, per una durata massima di 10
giorni, non sono soggette né a concessione né alla corresponsione
di alcun canone (emendamento Cargneutti-AP e altri).
Abrogazione dei commi che affrontavano il tema dei casi di parità
nella comparazione delle istanze per la stessa tipologia di
utilizzo del bene del demanio marittimo, per un'esigenza di
approfondimento (emendamento assessore Peroni).
Prevedere la somministrazione dei prodotti locali tra i criteri
per l'offerta più vantaggiosa ai fini dell'utilizzo della
concessione (emendamento Bianchi-M5S e altri).
Non sono soggette al pagamento del canone le concessioni di beni
del demanio idrico regionale per l'utilizzo di zone cinofile
destinate all'attività di addestramento, allenamento, prove e
gare per cani da caccia (emendamento Agnola-Pd).
Chi subentra, deve indennizzare il concessionario uscente tenendo
conto del valore commisurato all'avviamento, calcolato come la
media dei redditi dichiarati negli ultimi 5 periodi di imposta,
moltiplicato per il valore, comunque non superiore a 3,
corrispondente al 10% della durata in anni della concessione
uscente (emendamento Boem-Pd e altri).
Tra i principi di selezione, prevedere anche l'impegno a
riservare una quota parte degli spazi demaniali agli associati
già iscritti all'associazione uscente, nonché la limitazione del
numero di concessioni demaniali da assegnare al medesimo soggetto
per garantire adeguata pluralità e differenziazione dell'offerta
nell'ambito territoriale di riferimento (emendamenti Gratton e
altri).
(segue)