M5S: Dal Zovo, Variante di Dignano, cemento non risolve problemi
(ACON) Trieste, 7 apr - COM/MPB - La portavoce M5S in Consiglio
regionale Ilaria Dal Zovo commenta la firma, alla fine arrivata,
del contratto di aggiudicazione dei lavori per la realizzazione
della Variante di Dignano.
"Un'opera attesa da decenni e che ha avuto un iter
particolarmente complesso" ha sentenziato recentemente
l'assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro.
"Certo, si tratta di una infrastruttura che - come spesso abbiamo
ricordato - non è stata sottoposta ad alcuna Valutazione di
impatto ambientale; è un'opera che vedrà la realizzazione di
alcune rotonde, ma anche di una galleria che passerà sotto la
strada e in mezzo alle case; un'opera che sbucherà in area
golenale di pericolosità idraulica P4 del fiume Tagliamento.
"Un'opera vitale per il nostro territorio, che vive una
situazione insostenibile per il traffico pesante", l'aveva
definita il sindaco Zuccolo.
"Eppure il progetto è datato 1989 e andava certamente rivisitato
ben prima di consentire all'iter di proseguire. Allo stesso tempo
era necessario commissionare un nuovo studio sul traffico visto
che il sindaco aveva emesso una ordinanza di divieto per impedire
ai mezzi pesanti di attraversare il paese, anche perché - come il
MoVimento 5 Stelle continua a sostenere in tutte le sedi - i
camion dovrebbero essere trasportati sempre di più su rotaia
invece di intasare le nostre strade.
"Per chi non lo sapesse, la Variante di Dignano sarà lunga 1,2 Km
per un costo per il progetto definitivo approvato di 22,6 milioni
di euro: ovvero 18.333,33 euro - tra progetti e realizzazione -
per ogni metro di questa strada.
"Basta distruggere il territorio, basta costruire opere in aree
golenali a discapito dell'ambiente e del territorio, basta
disseminare la nostra regione di strade e varianti, basta
cementificare, basta i camion sulle nostre strade - rimarca dal
Zovo.
"La giunta Serracchiani sostiene che il Friuli Venezia Giulia
possa arrivare a un consumo zero di suolo nel 2050. Siamo certi
che questo obiettivo è alla portata di chi adesso - ma anche in
futuro - porta avanti politiche di questo tipo. Continuando a
questi ritmi, infatti, nel 2050 nella nostra regione non ci sarà
più suolo da consumare.
"Cogliamo l'occasione dell'aggiudicazione dei lavori, per
reiterare la nostra totale opposizione a questa realizzazione che
non fa altro che peggiorare una situazione - già precaria - del
nostro territorio. Con il cemento non si risolvono i problemi dei
cittadini".