AR: Barillari, vaccini, chiarezza su Hpv, necessario prevenire
(ACON) Trieste, 19 apr - COM/MPB - "I vaccini sono importanti e
preziosi, ma devono sempre essere accompagnati da una campagna di
informazione adeguata. Ci sono 120 tipi di Papillomavirus, 13 di
questi possono provocare lesioni e l'1% dei casi può trasformarsi
in tumore. Contestualmente, ci sono reazioni allergiche e altre
controindicazioni che devono essere conosciute ed evitate. Per
questo, chiedo alla Regione i dati degli ultimi tre anni relativi
ai vaccini somministrati e alle segnalazioni di reazioni avverse
registrate dal nostro Ufficio di farmacovigilanza, per il
territorio della provincia di Udine e per tutta la regione".
Così Giovanni Barillari, consigliere regionale di Autonomia
Responsabile, nell'annunciare un'interrogazione.
Spiega Barillari: "La letteratura scientifica ci propone numeri
da analizzare con attenzione. Il Papillomavirus, o virus Hpv, può
causare conseguenze molto gravi, e per questo servono azioni di
prevenzione e informazione per le pazienti. Per contrastare il
virus esistono due vaccini. Studi clinici alla mano, pare che
almeno uno dei due possa essere associato a reazioni avverse,
nocive per la salute delle giovani donne vaccinate. E, a seguito
della trasmissione Report che ha affrontato l'argomento, ritengo
doveroso approfondire il tema, per quanto riguarda il Friuli
Venezia Giulia e la provincia di Udine.
"Ho appreso con un certo stupore l'assenza e la lacunosità della
diffusione di dati disponibili - spiega ancora Barillari - circa
le reazioni avverse ai vaccini contro il Papillomavirus. È
necessario un approccio scientifico oggettivo, per superare una
diffidenza generalizzata crescente. La denuncia chiara e netta di
eventuali reazioni avverse andrebbe a rafforzare la credibilità
del sistema".
Chiude Barillari: "Continuo a sostenere con forza la necessità
delle vaccinazioni, che danno indubbiamente dei risultati. Al
tempo stesso ritengo necessario fare le opportune verifiche
relativamente alle reazioni avverse ed intolleranze al vaccino
per Hpv e conoscere l'entità del problema. Ci vuole un grande
senso di responsabilità: è necessaria collaborazione da parte dei
medici, che devono informare l'ufficio di farmacovigilanza entro
36 ore dalla segnalazione del paziente, e maggiore conoscenza
generale del problema".