M5S: Sergo, elettrodotto Ud O. - Redipuglia, compensazioni basse
(ACON) Trieste, 20 apr - COM/MPB - Il portavoce del M5S in
Consiglio regionale Cristian Sergo evidenzia che, recentemente,
nel corso dell'audizione dei vertici di Terna spa in IV
Commissione è emersa una novità importante.
"Secondo il direttore di Terna la realizzazione dell'elettrodotto
avrebbe subito un notevole incremento dei costi. Per ottemperare,
infatti, alle prescrizioni richieste dal Ministero dell'Ambiente
con il Decreto di compatibilità ambientale del 2011, poi
annullato dal Consiglio di Stato, l'azienda avrebbe già speso 86
dei 106 milioni di euro previsti, cosa che però non risultava
nella sezione dedicata del sito dell'azienda "Cantieri aperti
trasparenti" dove a dicembre 2015 venivano riportati appalti per
soli 50 milioni di euro.
"Ciò che i dirigenti di Terna non hanno saputo spiegare in
Consiglio regionale è perché a questo aumento dei costi non sia
corrisposto l'aumento delle previste compensazioni ambientali per
i comuni. Come noto, lo scorso 16 dicembre l'esecutivo regionale
aveva approvato lo schema di convenzione quadro e poche ore più
tardi il MoVimento 5 Stelle aveva già depositato un ordine del
giorno per chiedere alla giunta Serracchiani di revocare questo
atto, ma l'ordine del giorno non venne accolto dalla Giunta e
venne anche bocciato dal Consiglio Regionale.
"Per il Movimento 5 Stelle risultava già strano che l'importo per
i comuni fosse lo stesso della precedente convenzione quadro
firmata nel 2013 da Serracchiani con Terna che prevedeva sempre
compensazioni per 3,9 milioni di euro, quando, nel frattempo,
c'era stato il cambio di parere del Ministero dei beni culturali
diventato negativo nel 2016, atteso che l'impatto dell'opera
veniva giudicato difficilmente mitigabile. Ma ora i conti proprio
non tornano più. Nel 2013 Terna e la Serracchiani, infatti,
avevano annunciato che le compensazioni ammontavano al 6% del
costo complessivo dell'opera (65 milioni di euro;
http://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?dir=/raf
vg/cms/RAFVG/notiziedallagiunta/&nm=201310111829).
"Per queste ragioni, mantenendo la stessa percentuale ed essendo
aumentato il costo dell'opera le compensazioni avrebbero dovuto
essere almeno 6,3 milioni di euro e non di 3,9 milioni di euro
come stabilito nella recente delibera di dicembre. Si tratterebbe
di un danno enorme per le amministrazioni coinvolte che da anni
devono fronteggiare un costante calo dei trasferimenti economici
con cui dover far quadrare i bilanci.
"Siamo di fronte all'ennesima dimostrazione di superficialità
della giunta Serracchiani che continua a firmare atti con aziende
nazionali che finiscono per danneggiare e sfavorire il Friuli
Venezia Giulia.
"Con un esposto abbiamo portato la vicenda all'attenzione della
Corte dei conti per capire se i Comuni coinvolti abbiano subito
un danno economico (danno erariale), sia quelli che si sono detti
contrari, non volendo accettare le compensazioni e ricorrendo al
Tar, sia quelli favorevoli che hanno già stipulato le
convenzioni, ma sulla base dei vecchi importi!
"Ovviamente tutto questo nulla toglie alla battaglia che portiamo
avanti da quattro anni per l'abbattimento dei piloni.
"In fondo, anche se la magistratura dovesse decidere che l'opera
debba alla fine essere interrata, ai comuni spetterebbero
comunque le compensazioni ambientali, ma queste andrebbero
calcolate sulla base dell'importo dell'opera e nell'esclusivo
interesse dei cittadini, non certo di Terna spa".