Cagliari: documento politico su riforma del regionalismo
(ACON) Trieste, 28 apr - COM/MPB - Un documento politico sulle
prospettive di riforma del regionalismo è stato oggi approvato
dall'Assemblea dei presidenti dei Consigli delle Regioni a
statuto speciale e delle Province autonome riuniti a Cagliari per
discutere i temi legati al futuro della specialità e alla
differenziazione nel regionalismo italiano nell'ambito delle
iniziative promosse dalla Regione Sardegna in occasione della
celebrazione dell'autonomia regionale sarda.
Triplice la direzione dell'impegno assunto: continuare il
confronto avviato con il Governo per completare il lavoro svolto
dalla Commissione tecnica, istituita nel 2015 in materia di
procedure di riforma degli statuti e di adozione delle norme di
attuazione, e in questo contesto si inserisce la richiesta al
Governo e agli Esecutivi delle Regioni speciali e delle Province
autonome per favorire un più ampio coinvolgimento dei
rappresentanti delle Assemblee legislative da essi presiedute;
rilanciare nelle opportune sedi istituzionali, in seguito agli
esiti del referendum del 4 dicembre 2016, il tema del
regionalismo speciale considerato in tutti i suoi aspetti -
compresi quelli del federalismo fiscale e dei rapporti finanziari
da definirsi previa intesa, con l'obiettivo di avviare una nuova
stagione di riforme per dare compiuta attuazione al modello
autonomistico disegnato nella Carta costituzionale e
ulteriormente sviluppato con la riforma del 2001; infine,
rafforzare il regionalismo complessivamente inteso come
presupposto politico ancor prima che giuridico.
Un più accentuato regionalismo - viene evidenziato nelle premesse
del documento - è necessario perché un ordinamento caratterizzato
da un pluralismo istituzionale tendenzialmente paritario risulta
più moderno, solidale ed efficiente.
Regioni speciali e Province autonome possono costituire, in molti
campi, un esempio di qualità anche per le altre Regioni,
"laboratori" per la costruzione di una autonomia regionale
avanzata, espressione di autogoverno e di autogestione
responsabile. Sotto questo profilo, l'esperienza e il confronto
tra regioni e province ad autonomia speciale e regioni ordinarie
può valorizzare i percorsi di regionalismo differenziato, senza
che venga meno la solidarietà tra i territori, andando a dare
pieno compimento al principio di equiordinazione
nell'organizzazione repubblicana stabilito nella Carta
Costituzionale.
Per questi motivi nel documento i presidenti delle Assemblee
ribadiscono l'opportunità politica e l'efficacia dei referendum
consultivi promossi dalla Lombardia e dal Veneto per il
riconoscimento delle rispettive autonomie speciali.
Per Franco Iacop, coordinatore dei parlamenti regionali, il tema
dell'autonomia differenziata è una sfida e rilanciare il
federalismo è necessario, considerata anche la mancata
applicazione da parte dello Stato delle numerose sentenze della
Corte costituzionale sui temi che riguardano la finanza e il
bilancio degli enti territoriali.