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Cagliari: documento politico su riforma del regionalismo

28.04.2017
14:33
(ACON) Trieste, 28 apr - COM/MPB - Un documento politico sulle prospettive di riforma del regionalismo è stato oggi approvato dall'Assemblea dei presidenti dei Consigli delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome riuniti a Cagliari per discutere i temi legati al futuro della specialità e alla differenziazione nel regionalismo italiano nell'ambito delle iniziative promosse dalla Regione Sardegna in occasione della celebrazione dell'autonomia regionale sarda.

Triplice la direzione dell'impegno assunto: continuare il confronto avviato con il Governo per completare il lavoro svolto dalla Commissione tecnica, istituita nel 2015 in materia di procedure di riforma degli statuti e di adozione delle norme di attuazione, e in questo contesto si inserisce la richiesta al Governo e agli Esecutivi delle Regioni speciali e delle Province autonome per favorire un più ampio coinvolgimento dei rappresentanti delle Assemblee legislative da essi presiedute; rilanciare nelle opportune sedi istituzionali, in seguito agli esiti del referendum del 4 dicembre 2016, il tema del regionalismo speciale considerato in tutti i suoi aspetti - compresi quelli del federalismo fiscale e dei rapporti finanziari da definirsi previa intesa, con l'obiettivo di avviare una nuova stagione di riforme per dare compiuta attuazione al modello autonomistico disegnato nella Carta costituzionale e ulteriormente sviluppato con la riforma del 2001; infine, rafforzare il regionalismo complessivamente inteso come presupposto politico ancor prima che giuridico.

Un più accentuato regionalismo - viene evidenziato nelle premesse del documento - è necessario perché un ordinamento caratterizzato da un pluralismo istituzionale tendenzialmente paritario risulta più moderno, solidale ed efficiente.

Regioni speciali e Province autonome possono costituire, in molti campi, un esempio di qualità anche per le altre Regioni, "laboratori" per la costruzione di una autonomia regionale avanzata, espressione di autogoverno e di autogestione responsabile. Sotto questo profilo, l'esperienza e il confronto tra regioni e province ad autonomia speciale e regioni ordinarie può valorizzare i percorsi di regionalismo differenziato, senza che venga meno la solidarietà tra i territori, andando a dare pieno compimento al principio di equiordinazione nell'organizzazione repubblicana stabilito nella Carta Costituzionale.

Per questi motivi nel documento i presidenti delle Assemblee ribadiscono l'opportunità politica e l'efficacia dei referendum consultivi promossi dalla Lombardia e dal Veneto per il riconoscimento delle rispettive autonomie speciali.

Per Franco Iacop, coordinatore dei parlamenti regionali, il tema dell'autonomia differenziata è una sfida e rilanciare il federalismo è necessario, considerata anche la mancata applicazione da parte dello Stato delle numerose sentenze della Corte costituzionale sui temi che riguardano la finanza e il bilancio degli enti territoriali.