News


M5S: Bianchi, Banca Mediocredito naviga tra passivi e sofferenze

29.04.2017
17:00
(ACON) Trieste, 29 apr - COM/AB - Sono almeno tre anni che Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia SpA e la Giunta Serracchiani parlano di un Piano industriale in grado di risollevare le sorti dell'istituto bancario regionale. Piano che prevedeva il pareggio di bilancio nel 2016. I dati - freddi e crudi - raccontano invece un'altra storia. Il bilancio 2016 è stato chiuso con un passivo di 76 milioni di euro quando nel 2015 i conti erano in rosso per 39 milioni e nel 2014 di circa 28,5. Un altro dato drammatico è quello delle sofferenze, passate dai 350 milioni del 2015 ai 385,3 dello scorso anno. E nel frattempo pare sfumata anche l'ipotesi di trovare un partner strategico.

Ad affermarlo è Elena Bianchi, consigliere regionale del M5S, che aggiunge:

Questi sono i risultati ottenuti dai professionisti del settore, sostenuti a spada tratta dai professionisti della politica di centrosinistra e di centrodestra. L'incapacità di questa classe politica e i numeri parlano abbondantemente da soli. Sono quelli che, se non possiamo chiamarli "nuovi buchi", possiamo serenamente definirli "nuovi non utili".

E mentre il Piano industriale prosegue a gonfie vele, gli atti riguardanti Mediocredito continuano a essere - di fatto - secretati, le nostre legittime domande non trovano mai una risposta chiara e non è ancora stata fatta azione di responsabilità in merito alle gestioni precedenti, quelle che hanno autorizzato gli impieghi che stanno producendo il 95% della montagna di sofferenze che la spa vorrebbe alienare quanto prima. Senza dimenticare che il 58% di queste sofferenze sono relative a operazioni che non riguardano il Friuli Venezia Giulia. Mediocredito ha utilizzato risorse ingenti per sostenere realtà imprenditoriali extraregionali sulle quali viene mantenuto il più stretto riserbo.