M5S: Ussai, fibromialgia, centri di riferimento specializzati
(ACON) Trieste, 2 mag - COM/MPB - "Finalmente si è conclusa
positivamente una battaglia politica iniziata nel settembre del
2015 con la petizione firmata da 6.515 cittadini e che noi
abbiamo appoggiato presentando ben due emendamenti e un ordine
del giorno nel 2015 e una proposta di legge nel novembre 2016.
Una intensa attività di pressing e di mediazione con le altre
forze politiche che ha portato oggi all'approvazione
all'unanimità della proposta di legge sulla fibromialgia e del
correlato voto alle Camere e al Governo". Il consigliere
regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai non nasconde la
propria soddisfazione per un obiettivo raggiunto dopo quasi 20
mesi di confronti in Commissione e in Aula.
"Siamo particolarmente contenti soprattutto perché, nel testo
presentato dalla maggioranza, è stata accolta la nostra proposta
di prevedere un livello aggiuntivo di assistenza sanitaria che
può portare alla parziale o totale esenzione del ticket per le
prestazioni sanitarie. Opzione - spiega Ussai - che, dopo la
rilevazione fatta dalla Direzione salute attraverso lo strumento
del Registro regionale, potrà scattare qualora venisse accertato
che le prestazioni diagnostiche e i trattamenti per questa
patologia non siano coperti dagli attuali livelli assistenziali.
Bene anche che la giunta Serracchiani abbia accolto il nostro
ordine del giorno con cui chiediamo all'esecutivo regionale di
individuare uno o più centri di riferimento per le malattie
eventualmente correlate alla fibromialgia.
"Oltre alle iniziative di sensibilizzazione, di formazione degli
operatori sanitari e di ricerca, con questo provvedimento abbiamo
assicurato ai cittadini del Friuli Venezia Giulia colpiti da
fibromialgia la possibilità di vedersi riconoscere l'esenzione
della spesa sanitaria e di essere presi in carico da centri di
riferimento specializzati nella diagnosi e nel trattamento di
questa patologia.
"Ora - conclude il consigliere regionale del M5S - ci auguriamo
che la fibromialgia venga riconosciuta anche a livello nazionale
e che venga inserita fra le malattie che danno diritto alla
compartecipazione alla spesa, sperando che questo sia un primo
passo per aprire le porte al riconoscimento anche delle altre
patologie correlate".