M5S: no riforma VIA come proposta dal Governo Gentiloni
(ACON) Trieste, 3 mag - COM/AB - "La riforma della Valutazione
di impatto ambientale proposta dal Governo Gentiloni è l'ennesimo
mostro che minaccia l'ambiente. Chiediamo ufficialmente alla
Regione Friuli Venezia Giulia di esprimere parere negativo a
questa riforma giovedì prossimo nell'ambito della conferenza
Stato Regioni chiamata a esprimere il proprio parere".
A chiederlo sono i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle
Elena Bianchi, Eleonora Frattolin, Ilaria Dal Zovo, Cristian
Sergo e Andrea Ussai.
"Con il pretesto di riformare la VIA il Governo ha tolto la
finalità "di proteggere la salute umana, contribuire con un
migliore ambiente alla qualità della vita, provvedere al
mantenimento delle specie e conservare la capacità di
riproduzione dell'ecosistema in quanto risorsa essenziale per la
vita". Questi principi fondamentali vanno subito ripristinati -
rimarcano i pentastellati. Inoltre, è stata del tutto soppressa
la fase della consultazione pubblica dalla fase di Valutazione di
assoggettabilità. Infine, nel procedimento non si integra la VIS
e ci sarà un'unica conferenza dei servizi provvisoria che
riassumerà tutti i permessi. Inclusa una sanatoria dopo un
eventuale disastro per i territori".
"Questo decreto - spiegano i consiglieri del M5S - si discosta
dalla direttiva europea che dovrebbe recepire. Anzi, in molti
punti va proprio in senso contrario, come per la partecipazione
pubblica. Anche il Friuli Venezia Giulia deve dire un no forte e
chiaro alle modifiche che finiranno per distruggere il nostro
territorio e per mettere il bavaglio ai cittadini".
"Abbiamo pronta una mozione con la quale chiederemo alla
presidente della Regione Serracchiani di attivarsi presso il
Governo Gentiloni per correggere le mostruosità contenute in
questa riforma. Allo stesso tempo - annunciano i portavoce del
M5S - a breve depositeremo in Consiglio regionale una proposta di
legge regionale per innovare i processi decisionali in materia di
Valutazione dell'impatto ambientale delle opere sul nostro
territorio, rendendoli più condivisi e inclusivi attraverso la
promozione della partecipazione dei cittadini. La nostra proposta
si basa sulla convinzione che le preferenze - i valori, gli
interessi, le opinioni - dei cittadini su un determinato progetto
che trasforma il territorio in cui vivono non possono e non
devono solo essere contate o aggregate. Anche il Friuli Venezia
Giulia, così come gran parte del nostro Paese, è molto fragile.
Per questo - concludono i consiglieri regionali del MoVimento 5
Stelle - va difeso e tutelato con tutti i mezzi".