FI: Novelli, episodio violento a CSM Cividale, potenziare strutture
(ACON) Trieste, 4 mag - COM/AB - "Con quali criteri, e
soprattutto, chi ha deciso di inviare un giovane che aveva già
manifestato tendenze al pestaggio, alla violenza e a
maltrattamenti al Centro di salute mentale di Cividale, una
struttura non certamente attrezzata a livello di sicurezza?"
A porre il quesito è il consigliere regionale di Forza Italia
Roberto Novelli in merito al pestaggio di domenica sera al CSM di
Cividale.
"E' intollerabile - rileva Novelli - che situazioni borderline
come quella del ragazzo ricoverato a Cividale vengano gestite con
approssimazione e superficialità, mettendo così a rischio sia
l'incolumità degli altri pazienti della struttura che quella del
personale che vi lavora. Non dobbiamo infatti dimenticare che,
oltre al paziente che è stato violentemente picchiato, anche le
tre infermiere presenti nella struttura che sono intervenute per
cercare di placare l'ira dell'aggressore sono rimaste contuse e
hanno dovuto ricorrere alle cure del personale del 118".
"E non è certo soltanto un problema del CSM di Cividale, perché
quello dell'escalation di violenza nelle corsie interessa tutta
la regione e il nostro Paese. Sempre più spesso gli operatori
sono costretti a lavorare in uno stato di incertezza, temendo per
la loro incolumità fisica. Servirebbero misure di sicurezza più
serrate, dotazioni organiche adeguate, formazione specifica per
gli operatori".
"Tutte condizioni, a oggi, che non ci sono e l'episodio di
Cividale ne è la dimostrazione. La Regione ha lasciato allo
sbando i CSM: a Palmanova mancano 8 infermieri, tra Udine Nord e
Sud 5, a Cividale 4, a Latisana 3, a Tarcento 2, a Codroipo 2 e a
San Daniele 2. In pratica solo nella provincia di Udine mancano
ben 26 infermieri e quelli in servizio sono lasciati al loro
destino. E la riforma sanitaria non ha fatto che aggravare una
situazione già critica".
"Per questo - conclude Novelli - presenterò un'interrogazione
all'assessore alla Sanità per chiedere quanti e quali atti
violenza o intimidazione si sono verificati nei CSM regionali sia
ai danni degli ospiti che del personale che vi opera e che cosa
si intende fare per porvi rimedio".