Iacop: noi leader nell'accoglienza ma crisi migratorie problema Ue
(ACON) Trieste, 6 mag - COM/MPB - Alla visita che la
delegazione della COSAC guidata dal Senatore Vannino Chiti e
composta da parlamentari di 21 paesi dell'Unione europea, ha
svolto a Pozzallo ha preso parte una delegazione della Conferenza
dei Consigli regionali italiani composta dal Coordinatore Iacop,
presidente del Friuli Venezia Giulia, e dai Presidenti Ardizzone
(Sicilia), Cotugno (Molise) e Cattaneo (Lombardia), presenti
rappresentanti di Istituzioni, autorità locali, associazioni
della società civile e ONG.
Questa mattina ha avuto luogo la visita all'hotspot di Pozzallo,
uno dei centri maggiormente coinvolti nell'accoglienza dei
migranti e qui la delegazione europea ha potuto conoscere tutti
gli aspetti della ospitalità dei migranti dall'arrivo e primo
soccorso medico e psicologico, all'identificazione ed allo
smistamento successivo.
"L'hotspot di Pozzallo ha dato prova di essere una organizzazione
di cui la Sicilia e l'Italia possono essere fiere, come ha
ammesso anche il Presidente della Commissione europea Juncker" -
ha dichiarato Iacop.
Si è parlato dell'importanza delle figure dei mediatori
culturali, sia per garantire il rispetto dei diritti, sia per
ottenere le informazioni necessarie.
"E' stata un'occasione preziosa, davvero molto utile. La visita
all'hotspot di Pozzallo ci ha permesso non solo di verificare
come uno dei centri di prima accoglienza sulle crisi migratorie
più importanti d'Italia sia arrivato a una elevata capacità di
risposta con altissima professionalitá e lavoro di rete tra
Istituzioni e organizzazione non governative" - ha affermato
Franco Iacop in qualità di Coordinatore della Conferenza delle
Assemblee legislative.
"La nostra delegazione ha avuto modo di avere coscienza piena
della grande capacità organizzativa ad affrontare uno degli
obblighi che l'Italia ha come frontiera europea, ma con
altrettanta convinzione dobbiamo dire che il fenomeno non è di
emergenza, ma strutturale e perciò richiede l'organizzazione e
l'apporto di tutti i paesi europei.
"Ieri e oggi avremmo voluto vedere divise europee piuttosto che
solo italiane - ha sottolineato Iacop.
"Pozzallo é un confine europeo, non solo italiano e quindi tutti
i Paesi dell'Unione devono farsene carico. Questo é emerso in
modo chiaro. In quanto rappresentanti delle Regioni, ed i Sindaci
con noi, siamo direttamente coinvolti nella seconda fase della
ri-collocazione. Sono enormi i problemi da affrontare e non
possiamo essere solo noi, enti territoriali italiani, a farcene
carico.
"Credo che i colleghi europei abbiamo compreso che non siamo più
di fronte ad una emergenza, ma a una crisi che si protrarrà negli
anni - ha concluso il presidente del Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia -: ringrazio pubblicamente le istituzioni e
le autorità preposte a Pozzallo per il lavoro che fanno e il
presidente Vannino Chiti per aver promosso questa iniziativa
europea".