FI: Novelli, grave carenza infermieri in FVG, chiarire la situazione
(ACON) Trieste, 8 mag - COM/MPB - Chi ha ragione: il Nursind,
il Sindacato delle professioni infermieristiche, o il Governo
regionale che minimizza la grave situazione denunciata attraverso
un monitoraggio realizzato dallo stesso sindacato e condotto
negli ultimi due mesi all'interno degli ospedali e presidi
sanitari della Provincia di Udine e che ha evidenziato come stia
diventando quasi impossibile garantire un'assistenza ai pazienti?
A porre il quesito è il consigliere regionale di Forza Italia
Roberto Novelli a seguito della presentazione del dossier
realizzato dal Nursind attraverso un monitoraggio condotto negli
ultimi due mesi nelle strutture sanitarie regionali.
"Personalmente - rileva Novelli - non ho dubbi: è a questa
maggioranza regionale che vanno ascritte le responsabilità di una
situazione ormai insostenibile. Situazione che mette in evidenza
per il personale infermieristico un'anzianità sempre maggiore, un
aumento delle limitazioni e delle malattie, una delusione dettata
dalle condizioni lavorative a cui è sottoposto, un sotto organico
allarmante.
"Le responsabilità politiche su come viene gestita la Sanità in
FVG sono enormi e i tentativi, a parole, di neutralizzare il
malcontento dei lavoratori e l'insoddisfazione di moltissimi
utenti rispetto ai servizi erogati sono destinati a fallire.
Servono soluzioni concrete.
"Di fronte a tutto questo - prosegue l'esponente di Forza Italia
- la contro informazione che la Giunta cerca di attuare, anche
non raccontando verità, è incredibile. Il problema della carenza
degli infermieri, a loro dire, sembrerebbe già risolto,
l'Elisoccorso notturno sarebbe già stato attivato (dichiarazioni
della presidente Serracchiani su Latisana la scorsa estate), il
nuovo numero dell'emergenza 112 e la Centrale Unica del 118
funzionerebbero bene con qualche leggero disservizio, le code ai
Pronto soccorso sarebbero fisiologiche ed i CAP starebbero
funzionando.
"Nei prossimi giorni - conclude Novelli - depositerò
un'interrogazione nella quale chiederò se quanto afferma il
Nursind corrisponde al vero e, in caso di risposta negativa, di
fornire tutti gli elementi oggettivi e tecnici che portano a quel
tipo di risposta. E' evidente che tutto questo è intimamente
collegato al reale numero di infermieri operativi nell'assistenza
diretta, anche perché risulterebbe che molti di loro non si
occupino solo di prestazioni sanitarie, ma di attività diverse, e
questo va tenuto in debito conto".