Iacop a workshop su comunicazione pubblica nell'era digitale
(ACON) Trieste, 8 mag - MPB - In una società sempre più
connessa, nella quale il modo di comunicare sta cambiando
velocemente e continuamente sotto l'influsso della rete e
soprattutto dei social network, il workshop " Palazzi di vetro -
la comunicazione pubblica nell'era digitale", organizzato dal
Corecom FVG e rivolto prevalentemente agli addetti ai lavori,
ovvero gli operatori dell'informazione, ma aperto a quanti
avessero interesse al tema, ha indagato lo stato di salute
dell'informazione che proviene dal "palazzo" inteso però come la
molteplicità delle sedi istituzionali.
Istituzionale anche il luogo in cui la giornata di lavoro si è
sviluppata - la sala Tessitori del Consiglio regionale - a
sottolineare l'importanza di un dialogo costruttivo e di
responsabilità tra quanti - fonti e destinatari - si occupano di
informazione nelle e dalle istituzioni, affinchè l'informazione e
la comunicazione siano realmente un servizio pubblico.
E' andato in questa direzione il saluto di apertura del
presidente del Consiglio regionale Franco Iacop che, prendendo
spunto anche da recenti episodi, ha evidenziato come la
legislazione si trovi sovente spinta a rincorrere la
comunicazione digitale per produrre norme a volte ispirate da un
tweet, dimenticando l'esistenza di strumenti che basterebbe
fossero applicati.
Per Iacop, inoltre, è proprio la molteplicità dei "palazzi di
vetro" che evidenzia quanto necessaria sia una responsabilità
collettiva per far fronte anche alla ridondanza della
comunicazione che riversa una quantità di "informazioni" dentro
cui è difficile discernere l'"informazione". Per "leggere il
Palazzo di vetro" - per Iacop occorre recuperare la vera
consistenza dell'informazione, serve la disponibilità e l'impegno
di tutti, con un approccio corretto fondato anche su una
opportuna formazione.
Fra gli interventi che si sono susseguiti, oltre a quello del
presidente della SWG Maurizio Pessati su "L'opinione pubblica e
la percezione della comunicazione istituzionale" e quelli di
diversi direttori di testate giornalistiche, televisive e
d'agenzia, anche la testimonianza - in collegamento streaming -
di Anna Masera, già responsabile comunicazione della Camera dei
deputati e oggi public editor de La Stampa, il cui lavoro è
quello di sovrintendere l'attuazione di un'appropriata etica del
giornalismo nella carta stampata, e di riconoscere ed esaminare
errori critici od omissioni, e fare da collegamento con il
pubblico.
(foto, immagini tv)