M5S: Sergo, primo passo per essere una Regione 'mafia-free'
(ACON) Trieste, 16 mag - COM/RCM - "Siamo estremamente
soddisfatti che, dopo due anni e mezzo di battaglie in Consiglio
regionale, in V Commissione sia stata approvata all'unanimità la
nostra proposta di legge n. 121 in materia di prevenzione e
contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata e di stampo
mafioso. Provvedimento che a fine mese sarà portato in Aula per
diventare legge del Friuli Venezia Giulia".
Questo il commento del consigliere regionale del M5S Cristian
Sergo, primo firmatario della proposta di legge anti-mafia.
"Il MoVimento 5 Stelle ha ottenuto un successo importante anche
perché - aggiunge Sergo - siamo una delle poche Regioni italiane
che non si sia ancora dotata di una norma di questo tipo. La
magistratura ce l'ha ricordato più volte e a tutti i livelli: il
Friuli Venezia Giulia sta accogliendo sempre con maggior
frequenza uomini della malavita organizzata che operano con
l'intento di sottrarsi all'attenzione degli organi investigativi
e qui hanno investito, o reinvestito, i patrimoni accumulati nel
tempo. Il nostro provvedimento punta proprio a bloccare queste
infiltrazioni così pericolose anche grazie all'istituzione
dell'Osservatorio regionale anti-mafia.
"Nel corso del dibattito che si è tenuto in Commissione
consiliare, è stato accolto anche un emendamento della
maggioranza che prevede un maggior coinvolgimento degli istituti
scolastici, finalizzato a potenziare i percorsi di educazione
alla legalità. Finalità - precisa il consigliere del M5S - che
sono già presenti nella legge regionale 9/2009, ma che la
Commissione ha voluto rafforzare. Dal testo originale, che
prevede anche alcune azioni di sostegno alle vittime della
malavita organizzata, sono state tolte invece le parti in cui si
parlava espressamente del contrasto a usura, agromafie ed
ecomafie. A nostro avviso, per come è impostata la legge,
l'Osservatorio regionale anti-mafia sarà comunque messo nelle
condizioni di poter proporre interventi legislativi per prevenire
o per contrastare anche questi gravissimi fenomeni.
"Composto da 5 membri nominati dai consiglieri regionali tra
persone esterne alla politica che non potranno ricoprire cariche
elettive o dirigenziali all'interno dei partiti, l'Osservatorio
raccoglierà infatti dati e informazioni con lo scopo di indagare
e valutare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose in FVG;
verificherà l'attuazione delle leggi antimafia nazionali e
regionali; raccoglierà dati sugli appalti in collaborazione con
l'Osservatorio dei contratti pubblici; relazionerà entro il 31
marzo circa la propria attività al Consiglio e alla Giunta;
elaborerà e suggerirà l'adozione di interventi normativi, linee
guida, buone pratiche e modalità volte anche a migliorare le
procedura della Centrale unica di committenza; formulerà pareri
sulle proposte di legge inerenti le materie di propria competenza.
"Oltre all'Osservatorio, le novità più importanti - conclude
Sergo - consistono nell'obbligo della Regione di costituirsi
parte civile nei processi che vedono coinvolti amministratori e
dipendenti regionali, nell'istituzione di borse di studio su
questi temi, nell'assistenza agli enti locali destinatari dei
beni confiscati al crimine organizzato per agevolare il loro
proficuo riutilizzo a fini sociali. Con l'approvazione entro
maggio in Aula del provvedimento, il FVG potrà finalmente
definirsi una Regione che si batte per rimanere o essere mafia
free".