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IV Comm: audizione su petizione per Variano di Basiliano

16.05.2017
17:04
(ACON) Trieste, 16 mag - RCM - L'attuale amministrazione comunale di Basiliano ha stravolto il progetto originario di riqualificazione e messa in sicurezza della piazza di Variano e di via San Leonardo, approvato dalla precedente Giunta comunale rimasta in carica fino a metà dicembre 2014, e che prevedeva anche la demolizione del fabbricato denominato "ex macelleria" e la realizzazione di un parcheggio di fronte alla scuola materna. Il nuovo progetto prevede, all'opposto, l'acquisizione della ex macelleria per realizzarvi un centro civico.

E' quanto è venuto a raccontare il rappresentante del gruppo consiliare Impegno comune per Basiliano alla IV Commissione del Consiglio regionale.

La frazione di Variano - ha reso noto il consigliere - dispone già di un immobile, l'ex scuola elementare, di proprietà del Comune e che necessiterebbe di interventi urgenti straordinari. Al contempo, c'è il forte rischio di perdere il contributo regionale di 400.000 euro ottenuto dalla ex amministrazione per la messa in sicurezza della viabilità pubblica. Ciò detto e visto che ci sarà un inevitabile incremento di costi dovuti alla futura ristrutturazione della ex macelleria, peraltro di dimensioni inadeguate, e all'incarico di progettazione affidato a un secondo professionista, è stata promossa una raccolta di firme rivolta ai cittadini di Variano. In 306 hanno risposto all'appello affinché si vada avanti con il progetto originario.

A sostenere le motivazioni della petizione, il capogruppo di FI, Riccardo Riccardi, che ha chiesto alla Giunta regionale di esprimersi in merito.

Da parte dell'assessore Mariagrazia Santoro alcune indicazioni di tipo amministrativo, dopo aver ricordato l'esistenza di una petizione opposta. Non c'è il pericolo di perdere il contributo regionale - ha spiegato - in quanto è stato assegnato per un'opera di riqualificazione generale dell'area, non per voci singole. E l'edificio dell'ex macelleria è previsto nella variante del Piano regolatore urbanistico. Non da ultimo - ha sempre fatto presente l'assessore -, essendo di proprietà pubblica con più di 70 anni, il suo abbattimento necessiterebbe del consenso della Sovrintendenza.

(immagini tv)