IV Comm: audizione su petizione per Variano di Basiliano
(ACON) Trieste, 16 mag - RCM - L'attuale amministrazione
comunale di Basiliano ha stravolto il progetto originario di
riqualificazione e messa in sicurezza della piazza di Variano e
di via San Leonardo, approvato dalla precedente Giunta comunale
rimasta in carica fino a metà dicembre 2014, e che prevedeva
anche la demolizione del fabbricato denominato "ex macelleria" e
la realizzazione di un parcheggio di fronte alla scuola materna.
Il nuovo progetto prevede, all'opposto, l'acquisizione della ex
macelleria per realizzarvi un centro civico.
E' quanto è venuto a raccontare il rappresentante del gruppo
consiliare Impegno comune per Basiliano alla IV Commissione del
Consiglio regionale.
La frazione di Variano - ha reso noto il consigliere - dispone
già di un immobile, l'ex scuola elementare, di proprietà del
Comune e che necessiterebbe di interventi urgenti straordinari.
Al contempo, c'è il forte rischio di perdere il contributo
regionale di 400.000 euro ottenuto dalla ex amministrazione per
la messa in sicurezza della viabilità pubblica. Ciò detto e visto
che ci sarà un inevitabile incremento di costi dovuti alla futura
ristrutturazione della ex macelleria, peraltro di dimensioni
inadeguate, e all'incarico di progettazione affidato a un secondo
professionista, è stata promossa una raccolta di firme rivolta ai
cittadini di Variano. In 306 hanno risposto all'appello affinché
si vada avanti con il progetto originario.
A sostenere le motivazioni della petizione, il capogruppo di FI,
Riccardo Riccardi, che ha chiesto alla Giunta regionale di
esprimersi in merito.
Da parte dell'assessore Mariagrazia Santoro alcune indicazioni di
tipo amministrativo, dopo aver ricordato l'esistenza di una
petizione opposta. Non c'è il pericolo di perdere il contributo
regionale - ha spiegato - in quanto è stato assegnato per
un'opera di riqualificazione generale dell'area, non per voci
singole. E l'edificio dell'ex macelleria è previsto nella
variante del Piano regolatore urbanistico. Non da ultimo - ha
sempre fatto presente l'assessore -, essendo di proprietà
pubblica con più di 70 anni, il suo abbattimento necessiterebbe
del consenso della Sovrintendenza.
(immagini tv)