FI: Novelli, la Regione introduca un bonus nascite
(ACON) Trieste, 17 mag - COM/AB - "La Regione FVG introduca un
bonus nascita che viaggi in parallelo con il bonus mamme previsto
a livello nazionale, per dare risposta alle moltissime richieste
che sono arrivate in questi giorni per l'aiuto dell'Inps e
cercare di sostenere la natalità".
A lanciare la proposta è il consigliere regionale di Forza Italia
Roberto Novelli a seguito dei dati sul boom di domande in FVG per
il bonus mamme.
"Come si apprende dalla stampa - rileva Novelli - in FVG negli
ultimi sette giorni sono state presentate quasi 1.800 domande per
gli 800 euro del bonus mamme. Una cifra record se consideriamo
che la nostra è una delle regioni più piccole d'Italia, peraltro
al penultimo posto (dopo la Liguria) per numero di nascite".
"Un segnale che c'è un gran bisogno di questo tipo di aiuti
economici per incentivare le nascite e dare così un aiuto alle
famiglie che si trovano sempre più in difficoltà economiche. Con
la soppressione del bonus bebè da parte della Giunta
Serracchiani, infatti, le nostre famiglie si sono trovate senza
questa importante risorsa per sostenere la nascita e la crescita
dei figli. Sappiamo tutti benissimo quanto può costare un neonato
tra carrozzine, latte, pannolini, asili nido".
"Finalmente - prosegue l'esponente di Forza Italia - un primo
passo in questo senso è stato fatto dal Governo nazionale con il
bonus mamme. Questo, però, non basta e sarebbe il caso che anche
la Regione facesse la sua parte, con la predisposizione di misure
che tutelino le nascite e favoriscano la maternità".
"Quando ho posto il problema alla Giunta mi è stato risposto che
non c'è bisogno di un provvedimento di questo tipo, dato che c'è
già la misura nazionale. Io sono, invece, fermamente convinto che
un aiuto in più non guasta mai. E non mi si venga a dire che non
si può fare, perché le misure sul reddito d'inclusione dimostrano
esattamente il contrario, in quanto per quest'ultima la norma
nazionale si somma a quella regionale".
"Credo che sia necessario fare uno sforzo in questo senso -
conclude Novelli - magari pensando a interventi più strutturali
che coprano almeno i primi tre anni di vita del bambino.
Nonostante le continue sollecitazioni fatte alla Giunta per
intervenire su questo problema e le continue rassicurazioni
ricevute, a oggi tutto tace".